Carrefour, -50% di rifiuti alimentari entro il 2025

In occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, l’insegna rinnova l’impegno nei suoi punti vendita con azioni per sensibilizzare consumatori, collaboratori e partner
Carrefour, -50% di rifiuti alimentari entro il 2025

Essere promotori e guida dell’intera filiera alimentare per un cambiamento sostenibile, sensibilizzando tutti gli stakeholder, dai produttori ai clienti finali, a una produzione e un consumo più responsabili. Sono queste le premesse alla base dell’impegno che Carrefour Italia persegue da anni, con iniziative per contribuire a creare nuovi modelli di consumo e gestione dei prodotti alimentari e collaborazioni con partner che condividono gli stessi valori. Impegni rinnovati in occasione dell’edizione 2022 della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, che si tiene il 5 febbraio.

Tra le partnership virtuose spicca quella con Too Good To Go che ha permesso di salvare, solo nel 2021, 260.000 magic box contenenti cibo prossimo alla scadenza che sarebbe rimasto invenduto. Sono state vendute nei punti vendita dell’insegna, per un totale di circa 650 tonnellate di anidride carbonica risparmiata.

PATTO CONTRO LO SPRECO ED ETICHETTA CONSAPEVOLE

Carrefour Italia è anche tra i firmatari del Patto contro lo Spreco Alimentare lanciato da Too Good To Go. Iniziativa che ha compiuto il suo primo anno e che promuove un’alleanza virtuosa dell’intera industria coinvolgendo aziende, supermercati e consumatori, e che intende abbattere gli sprechi alimentari con azioni concrete a tutti i livelli della filiera agroalimentare. Il primo punto del Patto è stato l’introduzione dell’Etichetta Consapevole, per aiutare i consumatori a interpretare meglio il significato di termine minimo di conservazione. Il primo prodotto a riportare l’etichetta in Italia è stato la Passata del Consumatore, disponibile in esclusiva negli oltre 1.450 punti vendita Carrefour in Italia. Ad oggi, nei negozi dell’insegna sono stati registrati oltre 48.000 euro di vendite.

Per Carrefour Italia la riduzione dello spreco alimentare è un impegno quotidiano. Crediamo che la grande distribuzione, grazie alla presenza capillare sull’intero territorio nazionale, possa avere un ruolo chiave nella diffusione di buone pratiche, diventando un punto di riferimento per fornitori, consumatori e tutti gli attori della filiera alimentare – sottolinea Christophe Rabatel, Ceo Carrefour Italia –. Forti di questa consapevolezza realizziamo numerosi progetti nel corso dell’anno, con l’obiettivo non solo di sensibilizzare l’intera catena del valore, ma di dare il nostro concreto contributo nella lotta allo spreco di alimenti, valorizzando il cibo in eccedenza”.

OBIETTIVI E COLLABORAZIONI

Carrefour Italia mira a ridurre del 50% i suoi rifiuti alimentari entro il 2025 attraverso una strategia basata su quattro pilastri fondamentali: prevenzione dello spreco, ridistribuzione delle eccedenze, riciclo e valorizzazione degli scarti ancora commestibili.

Per raggiungere l’obiettivo, alle partnership strategiche con attori dell’industria, Carrefour Italia associa diverse azioni nei propri punti vendita e iniziative su questo tema:

  • in collaborazione con il Politecnico di Milano, Comune di Milano e Assolombarda, ha aderito al progetto degli hub di quartiere a Milano, dando vita a un’iniziativa che riduce lo spreco di cibo in città e che è stata premiata con l’Earthshot Prize per la lotta agli sprechi alimentari. Il 5 febbraio, il progetto riprende vita dopo la sospensione dovuta alla pandemia;
  • dal 2010 l’insegna collabora per il recupero del cibo in eccedenza con Banco Alimentare, al quale, ogni anno, dona l’equivalente di oltre 1 milione di pasti;
  • Carrefour Italia è stato uno tra i primi retailer in Italia a rendere disponibili nei suoi store prodotti prossimi alla scadenza a prezzi ridotti, con una comunicazione ad hoc;
  • inoltre, promuove scelte di acquisto consapevoli, valorizzando prodotti esteticamente non perfetti, ma che conservano perfettamente il proprio gusto;
  • l’azienda lavora con i propri fornitori al fine di ottimizzare le scorte in fase di acquisto stimolando una maggiore responsabilità nella gestione dello spreco alimentare.
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