Mdd: 11,7 miliardi di euro il fatturato 2021

La marca del distributore continua a rappresentare un business in salute. Dati sul settore sono stati illustrati a Milano, in occasione della presentazione di Marca 2022, in programma il 12-13 aprile a Bologna Fiere
Mdd: 11,7 miliardi di euro il fatturato 2021

Nel 2021 l’acquisto di prodotti Mdd ha consentito agli italiani di risparmiare 2,1 miliardi di euro, contribuendo, inoltre, al sistema economico del Paese: rappresenta il 7,7% del fatturato dell’industria alimentare e sostiene più di 1.500 aziende che forniscono i prodotti per i marchi della Distribuzione Moderna, 84,6% delle quali piccole e medie. Nel 2021 le private label hanno fatto registrare un fatturato di 11,7 miliardi di euro, con una quota di mercato del 19,8%, in crescita rispetto al periodo pre-Covid, e in linea con i valori record registrati durante la pandemia. Negli ultimi anni la Mdd è cresciuta tre volte più dell’industria alimentare.

UN PUNTO DI RIFERIMENTO

È quanto emerso alla conferenza stampa organizzata a Milano dalla Associazione Distribuzione Moderna (ADM) e da Bologna Fiere per presentare la 18esima edizione della fiera MarcabyBolognaFiere (a Bologna il 12 e 13 aprile 2022), il programma completo e la ricerca congiunta di The European House – Ambrosetti e Ipsos che verrà illustrata nel convegno d’apertura della fiera.

I dati della ricerca confermano l’importanza sociale della Distribuzione Moderna – afferma Marco Pedroni, Presidente di ADM – Associazione Distribuzione Moderna che durante la crisi pandemica ha mostrato una rilevante capacità di resilienza. Sentiamo oggi la responsabilità di offrire un punto di riferimento solido per le famiglie in una congiuntura economica caratterizzata da qualche mese di inflazione e fortemente peggiorata dalla drammatica guerra in Ucraina. In questa fase i prodotti Mdd possono dare un contributo importante alla difesa del potere di acquisto dei consumatori”.

CIRCA 900 GLI ESPOSITORI

L’edizione 2022 ‘in presenza’ di Marca, dopo due anni di stop forzato, è stata fortemente voluta dai promotori: “Una scelta ponderata e giusta, che può essere un’occasione importante per riflettere sulla situazione che stiamo vivendo”, ha sottolineato Antonio Bruzzone, Direttore generale Bologna Fiere. Confermati gli espositori di due anni fa (quasi 900, a dispetto dell’assenza della Cina), mentre la superficie sfiora i 23.000 mq, per tre quarti occupati da aziende food, mentre in ambito non food spiccano il packaging e i settori cura casa e cura persona. Spazio anche per Marca Fresh, dedicato ai prodotti freschi e freschissimi, e per la Packaging Lab Area.

Novità per il comitato tecnico scientifico della manifestazione, che passa a 18 insegne con l’ingresso di Ard Discount, Lekkerland e Brico Io. Da rimarcare la prima partecipazione di un’insegna retail straniera, in arrivo dall’Ecuador.

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