Oltre il meno grassi nel comparto salumi

L’offerta dei salumi benessere si orienta verso il free from e l’utilizzo di conservanti di origine vegetale. Nei piani dei top player c’è spesso il restyling healthy delle linee storiche
Oltre il meno grassi nel comparto salumi

Fino a pochi anni fa, nel mercato dei salumi benessere la domanda tendeva a essere indirizzata in gran parte verso prodotti caratterizzati da una bassa percentuale di grassi. Una dinamica cambiata poi nel tempo, con il lancio di proposte mirate a soddisfare diverse esigenze salutiste dei consumatori. A interpretare meglio questa tendenza è senz’altro l’offerta degli affettati di pollo, che vantano un profilo più healthy già dalla materia prima. Ma anche il segmento del prosciutto cotto benessere registra performance interessanti. Restano distanziati, in termini di volumi venduti, i segmenti del prosciutto crudo, della mortadella e del salame, pur mostrando ampie opportunità di crescita. Intanto, i big player portano avanti modifiche alle loro linee storiche. Gli interventi, in particolare, riguardano le ricettazioni e la materia prima. Oltre che il packaging. La sfida, in molti casi, è quella di associare le progressive riduzioni di sale e grassi al mantenimento delle stesse garanzie di gusto e consistenza.

IL RILANCIO DI SNELLO

Per l’azienda, il 2022 è considerato l’anno del restyling della storica linea Snello, che conta su salumi benessere a basso contenuto di grassi e senza nitriti e nitrati. “Il rilancio della linea – dichiarano da Rovagnati non è puramente grafico. Significative, infatti, sono le modifiche in termini di ricette e di utilizzo della materia prima. La riformulazione e semplificazione di queste ultime, nonché il rinnovato processo di produzione, migliorano la consistenza del prodotto. Preservando, quindi, le caratteristiche e la struttura della carne. Il risultato è un elenco di ingredienti semplice, con il gusto e la fragranza di sempre”.

FOCUS SUL MENO SALE

Fiorucci, invece, continua a lavorare sulla riduzione di sale. “Portiamo avanti un progetto di salt reduction – spiega Giovanni Sabino, Amministratore delegato Fiorucci -. Prevede la riduzione del contenuto di sale all’interno di tutti i prodotti entro il 2025. Nel 2021 abbiamo raggiunto l’obiettivo fissato, riducendo la percentuale di sale sul 65% dei nostri prodotti. Continueremo su questa strada verso il target del 2022, coinvolgendo il 75% delle referenze”.

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