Cibus Talks: l’agroalimentare punta a un futuro sempre più green

Arriva a Cibus ‘Costruire il futuro, best practice innovative e sostenibili’ il talk di Food in collaborazione con Liquigas. Le esperienze di Oleificio Zucchi e di Caseificio Manciano
Cibus Talks: l’agroalimentare punta a un futuro sempre più green

È nella cornice dell’Innovation Hub di Cibus che si è svolto il talk ‘Costruire il futuro, best practice innovative e sostenibili’ realizzato da Gruppo Food. La sostenibilità è un mantra che risuona in tutti i padiglioni della manifestazione e tante aziende si fanno portavoce della necessità di porre un cambiamento radicale e condiviso, soprattutto alla luce dei recenti avvenimenti. Parlare di sostenibilità però non rende indenne da eventuali rischi. Sicuramente il più elevato è quello di svuotare il concetto di sostenibilità dal suo reale valore, rendendolo un semplice claim a disposizione delle aziende.

IL KNOW HOW DI LIQUIGAS

Ricca di contenuto è sicuramente l’esperienza di Liquigas, società leader in Italia in ambito energetico. Come sostiene Dario Mastromattei, Responsabile vendite gnl Italia, “Liquigas è molto attenta alla sostenibilità. I combustibili gpl e gnl che Liquigas propone sul mercato sono sicuramente i combustibili più sostenibili dal punto di vista dell’impatto ambientale, in termini di emissioni di polveri sottili e di CO2”. La sostenibilità, secondo Liquigas, si declina non solo a livello ambientale, ma anche e soprattutto a livello sociale: “Ci sono realtà produttive che senza l’aiuto di partner e fornitori come Liquigas non potrebbero produrre. Ecco che Liquigas mette a disposizione i propri combustibili per permettere all’azienda di continuare a produrre, in maniera efficiente ed efficace”. L’obiettivo prossimo dell’azienda è quello di ampliare la distribuzione di bio gnl, metano di matrice biologica – poiché ricavato da scarti agricoli, reflui zootecnici e rifiuti solidi urbani -, rendendolo così fruibile anche dalle imprese del settore alimentare, oltre che da quelle del settore trasporti, finora uniche destinatarie di questa innovativa fonte energetica.

IL CASO DI CASEIFICIO MANCIANO

Il gas liquefatto è sicuramente una valida alternativa da sfruttare e Caseificio Manciano, produttore di Pecorino Toscano Dop, ne ha già colto le potenzialità. Storica realtà della Maremma, impiegava da sempre il btz come combustile per ricavare energia, pur riconoscendone i forti limiti, soprattutto in termini di impatto ambientale. “Liquigas ci ha fornito l’impianto e ci ha permesso di fare questo passaggio, fondamentale per noi come per tutto il mondo agroalimentare”, commenta Carlo Santarelli, Presidente Caseificio Manciano. Anche per Santarelli il prossimo importante passo sarà l’impiego del bio gnl, capace di valorizzare ancor più il proprio prodotto e tutta la filiera: “Le aziende sono pronte a focalizzarsi su questo aspetto, per migliorarsi e andare incontro a quello che tutti noi vogliamo. Noi ci siamo e ci saremo, siamo disposti a fare dei sacrifici e abbiamo bisogno del sostegno e della comprensione di tutti i consumatori”.

L’ESPERIENZA DI OLEIFICIO ZUCCHI

Oleificio Zucchi rappresenta invece una solida realtà del settore oleario, da sempre impegnata in iniziative in chiave sostenibile: nel 2019 ha portato a termine un importante accordo con la Regione Lombardia, che prevede il trasporto su rotaia della maggior parte di materia prima destinata all’imbottigliamento di olio di semi, riducendo notevolmente l’impatto di CO2; nel 2022 vedrà invece la luce un parco fotovoltaico capace di garantire il 95% di produzione energetica in maniera totalmente indipendente. Roberto Lion, Ceo Oleificio Zucchi, racconta del prodotto di punta dell’azienda, l’Olio Evo 100% Italiano Sostenibile: “Poggia su quattro pilastri fondamentali: sostenibilità ambientale, socialità, economicità, qualità del prodotto. Partendo da questi pilastri, a ritroso, sono stati individuati 150 parametri che tutti gli operatori della filiera devono rispettare per far sì che la materia prima venga scelta e selezionata per poter essere imbottigliata”. Un Qr-code applicato sulla bottiglia, garantirà al consumatore la tracciabilità del prodotto acquistato, assicurandone gli alti standard qualitativi. Secondo Lion, la sostenibilità diverrà presto una conditio sine qua non per tutte le aziende per restare competitivi nel mercato agroalimentare.

SOSTENIBILE, SECONDO IL CONSUMER

Veronica Perico, Research manager Bva Doxa, offre infine una panoramica della percezione del consumatore: “La sostenibilità, sia in senso lato che in tutte le sue sfaccettature, è un tema che ha un valore centrale per l’opinione pubblica”. Si stima infatti che per il 95% degli italiani la sostenibilità ambientale sia un tema fondamentale e il 50% dichiara di accompagnare l’interesse a reali pratiche sostenibili. Il 65% degli intervistati percepisce un favorevole cambiamento, pur mantenendo una visione critica sulla concreta attuazione delle best practice. A livello di food&beverage, il 70% sostiene che misura dell’impatto ambientale, packaging sostenibile, tracciabilità, benessere animale e nuove pratiche tech siano i driver per confezionare il prodotto sostenibile del futuro. I dati confermano poi la forte propensione della GenZ verso la sostenibilità: i giovani consumatori, più attenti e consapevoli nelle scelte di consumo, sono maggiormente disposti a pagare un plus di prezzo per prodotti derivanti da pratiche sostenibili. Secondo Perico, fiducia e trasparenza saranno pertanto le basi su cui costruire una solida e duratura relazione col consumatore.

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