L’industria ittica norvegese punta sulla sostenibilità

Trasparenza, controlli rigorosi, tracciabilità, produzione zero scarti: l’obiettivo è tutelare l’ambiente e ottenere prodotti di alta qualità
L’industria ittica norvegese punta sulla sostenibilità

Le acque fredde e limpide dei fiordi norvegesi offrono le condizioni perfette per la pesca e per l’acquacoltura. Questo ha portato il paese nordico a essere impegnato in un percorso di attività sostenibili rivolte alla sua industria ittica per garantire sempre prodotti sani, sostenibili e di alta qualità.

L’industria ittica ha la responsabilità di parlare di queste tematiche e di informare i consumatori sui prodotti in modo che possano fare scelte sane, sostenibili e consapevoli” – afferma Børge Grønbech, Ceo Norwegian Seafood Council, riferendosi sia all’acquacoltura sostenibile sia alla gestione responsabile delle specie selvatiche.

UN’ACQUACOLTURA ALL’AVANGUARDIA

Le specie comunemente allevate, come il salmone norvegese, hanno un’impronta ambientale molto bassa e le principali nazioni produttrici, inclusa la Norvegia, hanno avviato un percorso di miglioramento continuo per ridurla ulteriormente.

L’acquacoltura norvegese, infatti, è all’avanguardia rispetto ad altri paesi, e un esempio da seguire in tema di sostenibilità: ogni allevamento è rigorosamente tenuto sotto controllo tramite un programma di ispezioni regolari e di analisi di laboratorio – eseguiti negli allevamenti, nelle strutture di produzione e sui mangimi – che hanno lo scopo di verificare gli aspetti ambientali, lo stato di salute e la qualità dei pesci. Gli esemplari vengono costantemente monitorati, non solo in età adulta, ma in tutto il loro ciclo di vita.

UN’ATTIVITÀ REGOLAMENTATA

Nel corso degli anni l’industria ittica norvegese si è evoluta, passando dalla pesca libera a una rigida regolamentazione. È stato il primo paese al mondo a introdurre un sistema di quote per la pesca: altri stanno seguendo questo esempio, in particolare per quanto riguarda il merluzzo. Al largo delle coste norvegesi, la quantità di pescato è molto ampia e viene regolata sempre in un’ottica sostenibile, come poche altre al mondo, per salvaguardare questo bene prezioso e garantire la produzione del pesce migliore.

Per raggiungere questo obiettivo la Norvegia ha fatto della trasparenza un aspetto fondamentale, introducendo un sistema di tracciabilità che consente di reperire informazioni sul pesce lungo l’intera filiera alimentare. “Il connubio tra la nostra esperienza secolare e le tecnologie avanzate di cui disponiamo ci consente di promuovere uno sviluppo sicuro e salutare sia del pescato che delle colture – sottolinea Gunvar Lenhard Wie, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council –. Grazie alle nuove tecnologie e ai massicci investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, la Norvegia è stata e continuerà ad essere pioniera nel settore ittico e nella promozione dello sfruttamento responsabile delle acque per una crescita sostenibile”.

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