Citterio For Our Planet, un progetto per il benessere del pianeta

Entro fine 2022 un ulteriore -20% di plastica nel packaging. L’azienda di salumi, che nel 2021 ha fatturato 510 milioni di euro, è impegnata anche per il benessere animale e la sostenibilità etica e sociale
Citterio For Our Planet, un progetto per il benessere del pianeta

Riduzione della plastica dagli imballaggi, investimenti per l’efficientamento dei siti produttivi con soluzioni di economia circolare, diminuzione delle emissioni di anidride carbonica e risparmio di acqua e di metano. Citterio, azienda leader nella produzione di salumi dal 1878, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno) rilancia il suo progetto Citterio For Our Planet all’insegna della sostenibilità ambientale.

Dal 2011 l’azienda ha intrapreso un percorso che ha portato alla riduzione di circa il 25% della plastica delle vaschette, mentre nel 2015 anche il pack della linea Bio ha avuto una riduzione di oltre il 60% di plastica, grazie all’utilizzo di un vassoio riciclabile nella carta. Grazie al lavoro di innovazione tecnologica realizzato nel corso degli anni dal reparto di Ricerca&Sviluppo, entro la fine del 2022 Citterio si pone come nuovo obiettivo un’ulteriore riduzione del 20% dell’utilizzo di plastica nel packaging della linea Taglio Fresco, grazie ad un design innovativo e funzionale.

CITTERIO PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

L’attenzione di Citterio al tema della sostenibilità coinvolge anche direttamente gli stabilimenti. Forte dei 510 milioni di euro di fatturato raggiunti anche nel 2021 (di cui il 65% sviluppato all’estero), l’azienda ne investe ogni anno circa il 5%, pari a 25 milioni di euro, per ammodernare, ampliare e rendere i nove siti di produzione in Italia (due stabilimenti anche negli Usa) più efficienti e rispettosi dell’ambiente.

Un esempio è lo stabilimento di Santo Stefano Ticino (Mi, nella foto) dove sono stati installati oltre 4.000 pannelli fotovoltaici, su una superficie di 20.000 mq, capaci di produrre circa un milione di kwh/anno che permettono di ridurre le emissioni di anidride carbonica di 600 tonnellate. Un approfondito studio dei processi produttivi ha poi permesso di adottare componenti in grado di non disperdere oltre 600.000 mc di acqua e attraverso l’installazione di caldaie a condensazione ad alto rendimento di risparmiare 270.000 Nmc di metano ogni anno.

Da oltre 10 anni abbiamo iniziato un percorso per rendere ogni aspetto della nostra realtà più vicino all’ambiente e per dare ai consumatori una scelta sempre più green a 360 gradi, che inizia dall’azienda e arriva fino al prodotto” – commenta l’azienda. “Quello che stiamo facendo è solamente un primo passo volto a sviluppare soluzioni sostenibili, cercando di ridurre sempre più l’impatto ambientale, azioni ormai indispensabili e doverose per un’azienda come la nostra da sempre votata al tema della sostenibilità e all’efficientamento energetico. La riduzione di un ulteriore 20% dell’utilizzo della plastica nel packaging della nostra linea Taglio Fresco è dunque un traguardo importante, che ci prefiggiamo di portare a termine entro la fine del 2022”.

Inoltre, per favorire soluzioni efficienti di economia circolare, nello stabilimento di Felino (Pr) Citterio ha anche installato un impianto di cogenerazione alimentato dagli scarti della lavorazione del prosciutto crudo che produce energia elettrica e termica; mentre a Santo Stefano Ticino è stato installato un impianto di cogenerazione a metano che evita di immettere nell’atmosfera circa 2.000 tonnellate di anidride carbonica.

BENESSERE ANIMALE E IMPEGNO SOCIALE

Citterio For Our Planet racchiude anche i concetti di benessere animale e impegno sociale. Citterio investe da oltre 10 anni nel benessere animale, e dal 2016 in allevamenti propri, che garantiscano determinati standard qualitativi e di serietà, per una produzione cruelty-free. Inoltre, tra i valori fondanti di Citterio c’è anche un impegno etico e sociale, con il sostentamento a numerose Onlus che si occupano di raccolta di generi alimentari e recupero delle eccedenze contro lo spreco, ma anche a piccole associazioni come la Fondazione Corti.

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