Retail Sustainability: ricerca e impresa per un futuro green

In scena al Centro congressi del Campus Unipr il convegno RetaiLab 2022, per condividere risultati e testimonianze del settore alimentare tra accademici e addetti ai lavori. L’obiettivo? Dimostrare che il settore food è pioniere nella sostenibilità
Retail Sustainability: ricerca e impresa per un futuro green

Il convegno “Retail Sustainability”, promosso da RetaiLab e Università di Parma e moderato da Francesca Zecca, Vicedirettrice Food, si apre con il contributo video di Ivo Ferrario, Direttore comunicazione e relazioni esterne Centromarca. “Essere sostenibili significa essere competitivi nel mercato” esordisce Ferrario, ribadendo che l’adozione di pratiche sostenibili è una conditio sine qua non per le imprese per sopravvivere in un mercato in continua evoluzione.

ESSERE SOSTENIBILI NEL RETAIL

L’analisi presentata dal Prof. Guido Cristini sui progetti di sostenibilità perseguiti dai retailer focalizza l’attenzione su due aspetti critici: il tempo e la misurazione. È necessario ridurre lo spazio temporale fra le volontà e il raggiungimento degli obiettivi per ottenere risultati concreti nel breve periodo. Inoltre, la presenza di un leader di mercato consapevole deve poter accelerare il processo di trasformazione sostenibile dell’intera filiera. Sulla misurazione delle performance, ad ora autoreferenziale, Cristini sottolinea come prioritaria l’individuazione di un benchmark comune, per garantire un allineamento di tutte le imprese verso obiettivi condivisi.

Guido Cristini, Professore Ordinario di Marketing presso l’Università degli studi di Parma

COMUNICARE LA SOSTENIBILITÀ

Da una ricerca volta a misurare il gap tra realtà e percezione in tema di sostenibilità, emerge che le leve di comunicazione impiegate dai retailer non risultano particolarmente efficaci. In merito, interviene Filippo Fabbri, Direttore generale Despar Italia, insegna che di tale leva ha fatto il punto focale della propria strategia, investendo su una comunicazione interna ai punti vendita e implementando la consumer education sui prodotti, con un focus su quelli a marchio privato. È in quest’ottica che si inserisce la recente campagna di comunicazione dedicata al nuovo pack in carta degli affettati a marchio Despar.

STIMOLARE PRATICHE GREEN

Diverse sono le strategie e le soluzioni proposte durante il convegno. Tra le altre il digital nudging, che facilmente trova una sua applicazione anche in chiave sostenibile. Si tratta di una “spinta gentile” per incoraggiare il cambiamento nelle intenzioni e nel processo decisionale degli individui attraverso proposte e rinforzi indiretti. Un esempio? Il caso Cortilia – Società Benefitche sulla sostenibilità a 360° ha costruito il proprio core business – che, mediante il nudging, dialoga con i propri shopper. Così nascono promo dedicate a chi fa acquisti ottimizzando i trasporti; green box ludiche, per invogliare all’acquisto, sempre e comunque in ottica zero waste e recipe kit, per ispirare i clienti nella shopping experience.

ANCHE ATTRAVERSO IL PACK

La rivoluzione sostenibile passa senza dubbio anche dal packaging. In Esselunga, tale consapevolezza è consolidata già da tempo. Infatti, come raccontano Vittorio Brinati, Senior purchasing manager ed Elena Caravaggio, Coordinatore tutela ambiente, già nel 2019 l’insegna ha progettato un Tool-Pack capace di misurare la “green performance” degli imballaggi sulla base di indicatori specifici: emissioni di CO2, consumo d’acqua, impiego di plastica e circolarità del pack.

In questo campo, tra le industrie di marca, spicca l’esempio virtuoso di Eridania che ha introdotto delle confezioni EPD – Environmental Product Declaration – per lo Zucchero Classico Eridania. Secondo Alessio Bruschetta, Amministratore delegato dell’azienda, l’innovativo packaging parlante è un efficace strumento di comunicazione, poiché racconta al consumatore le best pratice adottate dal brand in modo chiaro e immediato.

Francesca Zecca, Vicedirettrice Food, introduce l’intervento di Alessio Bruschetta, AD Eridania.

…E I PROGRAMMI LOYALTY

Anche la fidelizzazione può essere considerata un efficace strumento di sostenibilità per le aziende anche della distribuzione. La brand loyalty così come i programmi fidelity dei retailer, infatti, sono fonte primaria di profitto che garantisce la sostenibilità economica di impresa, oltre a generare creare revenue da investire in progetti per l’ambiente, il sociale, le comunità.

UN PREMIO ALLA SOSTENIBILITÀ

RetaiLab infine conferisce un premio alla sostenibilità a due aziende del largo consumo, Riso Gallo e Icam, per aver dimostrato una particolare sensibilità alle tematiche green, con progetti e investimenti risorse volti a migliorare il benessere delle persone e dell’ambiente.

Hanno ritirato i premi assegnati Mirko Mombelli, Global strategic marketing and innovation Riso Gallo, e Giovanni Agostoni, Direttore commerciale Icam.
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