Bufala Fest in scena a Napoli tra innovazione e sostenibilità

Fino al 17 luglio la filiera bufalina in primo piano sul Lungomare Caracciolo tra convegni, idee e spettacoli. Presentati i progetti green di tre eccellenze del food: Agugiaro&Figna, Brazzale e F.lli La Bufala
Bufala Fest in scena a Napoli tra innovazione e sostenibilità

Nove giorni all’insegna del gusto, dell’arte e della cultura sul Lungomare Caracciolo di Napoli, con l’obiettivo di esaltare il concetto di sostenibilità. È questo infatti il tema dell’edizione 2022 di “Bufala Fest – non solo mozzarella“, la kermesse organizzata in collaborazione con il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop che fino al 17 luglio offre al grande pubblico 36 stand di food, che propongono piatti realizzati esclusivamente con prodotti della filiera bufalina, e una serie di spettacoli serali. Senza tralasciare momenti di confronto dedicati ai temi d’attualità che coinvolgono la filiera, così come a nuovi progetti dedicati alla produzione sostenibile.

Nell’ambito dei talk tematici ospitati nel Giardino delle Idee, una delle novità di questa edizione, si è svolto infatti un convegno sul tema “La filiera bufalina e gli aspetti di ottimizzazione energetica ad essa collegati”, organizzato in collaborazione con Cia – Conferenza Italiana Agricoltori. “Non vedo un impegno serio da parte delle istituzioni di fronte ad un problema strutturale come quello della siccità, in particolar modo nel Mezzogiorno – ha affermato Gennaro Sicolo, Vice Presidente Nazionale Cia Conferenza Italiana Agricoltori. Occorre un progetto nazionale decennale per mettere l’agricoltura in condizioni di produrre, perché senza acqua non c’è coltivazione. Stiamo dialogando con il governo, ma noto una certa disattenzione sui problemi reali dell’agricoltura del Paese ed una non piacevole abitudine a procedere con decreti tampone”.

Sul tema ha parlato anche Luigi Polizzi, Direttore generale delle Politiche internazionali e dell’Unione Europea del Ministero delle Politiche agricole: “Oggi stiamo attraversando un periodo alquanto difficile, sia per la crescita del costo delle materie prime, sia per l’aumento dei costi energetici. Forse abbiamo perso tempo negli anni nel dare autonomia energetica alle imprese, ma oggi con il PNRR e contratti di filiera possiamo raggiungere una certa indipendenza. Infine, occorre ribadire che gli aumenti dei costi delle materie prime viene da lontano e si è acuito ulteriormente con l’inizio del conflitto”.

La zootecnia – ha concluso Raffaele Amore, Presidente Cia Campaniaè uno dei settori più colpiti dalla crisi ucraina, ma il comparto era alle prese con l’aumento dei costi già da prima del conflitto. Purtroppo, oggi registriamo una crescita vertiginosa dei prezzi delle materie prime e dell’energia che, in certi casi, sfiorano il 100%. Il governo sta cercando di prendere dei provvedimenti, ma la coperta è corta, pertanto sono azioni lenitive, ma non risolutive. In materia di siccità, abbiamo richiesto azioni concrete perché ci troviamo di fronte ad un problema atavico che merita di essere risolto una volta per tutte. Bene il PNRR, che in Campania ha finanziato una grande opera come la diga di Campolattaro, ma con queste risorse si dovrebbero finanziare anche piccole opere diffuse sui territori. Penso alla creazione di piccoli laghetti collinari, che hanno una duplice valenza: da un lato, consentono di mitigare i rischi di dissesti idrogeologici, e dall’altro permettono l’accumulo delle acque da poter utilizzare in agricoltura e zootecnia nei momenti su siccità.

TRA PROGETTI GREEN DAL MONDO DEL FOOD

Sempre nell’ambito del Giardino delle Idee del Bufala Fest 2022 sono stati presentati i progetti green di tre eccellenze imprenditoriali italiane del mondo food: Agugiaro&Figna Molini, Brazzale SpA e F.lli La Bufala.

La carbon neutrality e il più grande magazzino automatizzato al mondo sono il biglietto da visita di Brazzale Spa – la più antica azienda familiare italiana del settore lattiero caseario, originaria dell’Altopiano di Asiago – in attività ininterrotta da almeno otto generazioni e da anni impegnata nello sviluppo di innovative filiere agroalimentari, caratterizzate da efficienza produttiva e sostenibilità ambientale. Come “La Filiera Ecosostenibile Gran Moravia” in Repubblica Ceca e il “Pascolo Riforestato Silvipastoril” in Brasile. Già nel 2019 il gruppo Brazzale è diventato carbon neutral, con la compensazione delle emissioni di carbonio di tutti i suoi stabilimenti nel mondo, grazie alla piantagione sui propri terreni, in Brasile, di 1,5 milioni di alberi. Presente in oltre 56 paesi, il gruppo raccoglie direttamente dalla stalla circa 250 milioni di kg di latte, che lavora nei propri caseifici, in Italia e Repubblica Ceca. Lo scorso 15 giugno, Brazzale ha aperto la più grande struttura al mondo completamente automatizzata per il Gran Moravia, totalmente autosufficiente perché alimentata solo da pannelli solari. A soli otto chilometri dalla sede di Zanè (Vi), su 8.000 mq coperti, avrà una capacità di 250.000 forme, interamente gestite grazie all’intelligenza artificiale.

Agugiaro&Figna Molini ha presentato “Il Bosco del Molino”, ideato in collaborazione con il CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali). Il Bosco è il centro nevralgico per la creazione di progetti diretti non soltanto alle scuole, ma anche alle altre aziende, ai professionisti del settore per disegnare un futuro più sostenibile con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare anche gli artigiani dell’arte bianca sulle buone pratiche di sostenibilità da adottare. Il bosco si estende su di un terreno di 13 ettari, adiacente alla sede di Collecchio (Pr) dell’azienda molitoria, e dà dimora a 18mila piante fra arbusti, alberi ed essenze officinali, che assorbiranno fino a 220.000 kg all’anno di anidride carbonica.

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