Ricerca Uif: la Gen X è sempre ‘affamata’ di merendine

Secondo un’indagine di Bva Doxa, commissionata da Unione Italiana Food, un consumatore su tre, nato tra il 1965 e il 1980, dichiara di preferire anche oggi la merendina confezionata

Sono cambiate le abitudini alimentari, così come quelle sociali e fisiche, ma le merendine rimangono un must per la Generazione X. Avviso quindi alle aziende e ai player della grande distribuzione: ad essere attirati dallo scaffale popolato da questi snack sono in prevalenza sempre gli stessi consumatori. Parliamo di coloro compresi nella fascia tra i 42 e 57 anni (un quarto della popolazione italiana, circa 15 milioni di persone), finita sotto la lente della società Bva Doxa che, per conto dell’Unione Italiana Food, ha presentato a Milano i risultati dello studio intitolato ‘Generazione X: merende e stile di vita’.

LA FRUTTA AL PRIMO POSTO, IN CALO I DOLCI ‘FATTI IN CASA’

Primo dato emerso, la generazione oggetto della ricerca continua come in passato a fare merenda. Oggi tre quarti del campione, almeno una volta al giorno, si concede questo spuntino. Solo che, se in passato, ovvero da bambini e da adolescenti, dominava la classica merendina (il 50% la gustava quotidianamente), oggi si scelgono anche altri alimenti. In testa alle preferenze c’è la frutta (62%), seguita da yogurt (52%), biscotti (39%), crackers (39%) e quindi merendine confezionate (32%),che superano in questa classifica il dolce fatto in casa (22%). Andando indietro di oltre quarant’anni, se appunto la merendina confezionata aveva la metà dei consensi totali, altre ricette semplici erano molto amate, come il pane e pomodoro (25%) che superava la frutta seppure di un solo punto percentuale.

Tornando al presente, in termini di sapore, tra salato e dolce il match finisce in perfetta parità. Il luogo prediletto per il consumo, sottolinea sempre lo studio, rimane la casa (per 6 intervistati su 10), mentre esiste una quota interessante, pari al 35%, che non esita a concedersi uno spuntino pomeridiano anche in ufficio.

ALMENO UNA MERENDINA A SETTIMANA

Il discorso merendina in definitiva rimane di attualità. Oggi le consumano 8 italiani su 10 (83%) dai 42 ai 57 anni. Più della metà (53%) lo fa almeno 1-2 volte a settimana. Poca fedeltà al prodotto, si è invece attirati dall’innovazione. La Gen X, infatti, alterna le referenze da tempo presenti sugli scaffali dei supermercati con quelle nuove (63%). Il 28% invece è rimasto legato esclusivamente ai grandi classici, mentre il 14% ama le novità lanciate sul mercato. Infine, appena 1 su 10 (9%) non ha cambiato gusti: consuma soltanto quelle che prediligeva da piccolo.

BUONE, PRATICHE E RICCHE DI SORPRESE

Facendo nuovamente un passo indietro, interessante scoprire che un consumatore su tre, oggi over 40, fin da ragazzino apprezzava, oltre al gusto buono, la pratica porzionatura media di questi snack (in media 35 g con contenuto calorico tra i 110 e 180 kcal). Come fattore incentivante al consumo e acquisto c’era poi il fatto che la merendina si legava alla presenza della sorpresa e dell’avvincente raccolta punti (39%). Per il 30%, invece, l’apprezzamento era anche trainato dal fatto di vedere in questa offerta di cibo un primo deciso stacco con il presente di allora, ancorato a cibi dolci prevalentemente preparati tra le mura di casa.

UNA GENERAZIONE ATTIVA E SPORTIVA

Le merendine non sono quindi passate di moda per chi oggi è adulto e nato tra il 1965 e il 1980. Un desiderio di sollecitare il palato che si accompagna con la sana abitudine, sempre più diffusa, di condurre uno stile di vita attivo. La ricerca Bva Doxa su questo aspetto ha rilevato un dato perentorio: solo il 14% confessa a malincuore la sua sedentarietà. Per tutti gli altri, invece, il ritmo quotidiano è scandito da piccoli comportamenti che servono a tenersi in forma e che curiosamente battono sport tradizionali. Nei dettagli: il 64% fa le scale a piedi e non prende l’ascensore, il 59% cammina almeno mezzo chilometro per recarsi in ufficio, il 35% sale sul sellino e pedala in bici nel fine settimana, il 29% si dedica al trekking. Tutte attività di movimento che superano quelle tradizionali sportive, come giocare a calcio, padel o basket una o due volte a settimana, che raccolgono il 20% dei voti dell’indagine.

L’ITALIA SI MUOVE, FUORI DALLA TOP TEN DEI SEDENTARI

Una notizia positiva sulla rinomata tendenza al movimento arriva anche dagli ultimi dati di Eurobarometro che dimostrano che l’Italia non è più il quinto Paese nella classifica dei più sedentari, ma l’undicesimo. Nel 2017 alla domanda “Quanto spesso fai sport?” il 62% degli italiani rispondeva “mai”, oggi è il 56% (il 34% lo pratica almeno una volta a settimana). Negli ultimi 5 anni quindi ben 3,5 milioni di italiani dai 15 anni in su che si dichiaravano totalmente sedentari hanno iniziato a fare attività fisica.

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