Farchioni diventa partner strategico dell’Università di Pollenzo

Lo storico produttore di olio d’oliva si impegna a “promuovere la tradizione, l’innovazione e il respiro internazionale del cibo italiano”
Farchioni diventa partner strategico dell’Università di Pollenzo

Farchioni 1780 ha aderito, in qualità di partner strategico, all’associazione Amici dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la prima università al mondo focalizzata sulla trans-disciplinarità del food, con un approccio alla didattica esperienziale e una rete internazionale di alumni, visiting professor, enti e imprese.

Il gruppo Farchioni entra così a fare parte del “Club dei partner strategici dell’Università di Scienze Gastronomiche”. Questo è costituito da alcune tra le più importanti aziende e istituzioni che operano a vario titolo nel mondo della produzione, della vendita e del consumo di cibo, ne condividono l’impegno e la visione strategica di Unisg e per questo sono attive a fianco dell’ateneo nel progettare e costruire nuovi scenari di crescita sostenibile e modelli alimentari e culturali innovativi.

Il futuro è nelle nostre radici. Questo è il motto che accompagna ormai da decenni la nostra famiglia ed è proprio questa ispirazione che ci ha spinto, dopo aver già sperimentato numerose partnership con altre istituzioni accademiche, alla collaborazione strategica con l’Università di Pollenzo, un punto di riferimento culturale per tutto il mondo del cibo italiano impegnato nello studio, nella scoperta e nella diffusione della nostra tradizione agroalimentare”, spiega Marco Farchioni, proprietario e manager dell’azienda.

GLI OBIETTIVI DELLA COLLABORAZIONE

Con questa collaborazione vogliamo unire il respiro internazionale con la ricerca storica e l’innovazione: tre concetti che stanno anche alla base del nostro impegno. Noi ci stiamo specializzando sempre di più nello studio dei prodotti della terra a partire dal campo fino allo scaffale. Per questo – continua Farchioniabbiamo bisogno di confrontarci con l’Università di Pollenzo. In questo modo, potremo anche investire sul contributo di tanti giovani in formazione che ci aiuteranno a comprendere gli indirizzi che prenderà il cibo italiano e l’evoluzione delle aspettative e dei gusti dei consumatori. Grazie ai giovani in formazione potremo capire se siamo sulla strada giusta in termini di sostenibilità e di autenticità”.

Con l’adesione all’associazione, Farchioni avrà la possibilità di partecipare agli eventi e alle conferenze promossi dal network Unisg che si svolgono periodicamente presso l’Università, ma anche sviluppare progetti di ricerca che supportino l’innovazione in ambito agro-industriale e avere un canale privilegiato con gli studenti dell’Università, a cui sarà data la possibilità di fare visita in occasione dei viaggi didattici Unisg.

Racconta ancora Farchioni: “Abbiamo concluso un accordo triennale per la realizzazione di programmi che saranno comunicati nei prossimi mesi e che possono contare sull’entusiasmo e la competenza di migliaia di studenti che potranno divulgare la cultura del cibo; anche perché molti di loro diventeranno professionisti del settore nelle diverse funzioni. Siamo in grado di farlo adesso perché siamo oramai pronti a raccontare il nostro prodotto dal campo allo scaffale. Con l’aiuto di questi giovani – conclude Farchioni – speriamo anche di rivoluzionare il mondo dell’olio di oliva”.

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