Too Good To Go contro lo spreco alimentare post Pasqua

Solo nel 2022 le surprise bags salvate sono state 5.000, l’equivalente di 11 tonnellate di anidride carbonica equivalente
Too Good To Go contro lo spreco alimentare post Pasqua

Secondo i recenti dati NIQ (NielsenIQ), nel 2022 le vendite di alimenti durante le festività pasquali hanno superato i 18 milioni di kg tra colombe e uova di cioccolato. Ma quante di queste si salvano dal macero? Difficile quantificarlo, ma oggi il 40% del cibo prodotto viene sprecato, soprattutto durante le feste. Per questo, dopo il successo dello scorso anno quando sono state salvate 5.000 surprise bags, che corrispondono a 11 tonnellate di anidride carbonica equivalente, Too Good To Go torna anche quest’anno con #ancheapasqua, l’iniziativa nata per contrastare gli sprechi di cibo proprio durante il periodo delle festività di Pasqua.

QUASI MILLE PARTNER PARTECIPANO ALL’INIZIATIVA

Grazie ad una bag speciale, disponibile dall’11 al 23 aprile, la piattaforma basata su app si propone di salvare tutti i prodotti pasquali che andrebbero sprecati. I consumatori possono scegliere le surprise bags sulla piattaforma da quasi 1.000 esercenti commerciali, tra cui pasticcerie, supermercati e forni. Tra le realtà che hanno deciso di aderire all’iniziativa vi sono anche Carrefour Italia ed Eataly, che mettono a disposizione nei loro punti vendita le speciali bags di Pasqua.

Siamo felici di lanciare anche nel 2023 questa iniziativa, con l’obiettivo di supportare i commercianti e le aziende del settore agro-alimentare che ogni anno si trovano a dover gestire l’invenduto e ad affrontare gli sprechi dei prodotti legati alle festività. Spesso, e soprattutto durante le feste, la produzione di alimenti è infatti ben superiore alla richiesta stessa dei consumatori. Per questo vogliamo mettere a disposizione la piattaforma di Too Good To Go come strumento per evitare gli sprechi e, allo stesso tempo, per sensibilizzare i consumatori sul tema di un acquisto più attento e consapevole”, dichiara Mirco Cerisola, Country director Too Good To Go per l’Italia.

CIOCCOLATO: DATA DI SCADENZA E COME CONSERVARLO

Uova di cioccolato, colombe pasquali e molto altro: una produzione eccessiva può essere un problema per l’intera filiera. Per fortuna, secondo il Food Sustainability Index realizzato da Fondazione Barilla, lungo l’intera filiera di produzione le perdite alimentari corrispondono solo al 2% del totale del cibo prodotto. È diverso ciò che accade nelle case; lo spreco alimentare domestico rappresenta infatti, ancora oggi, un’enorme sfida.

Non si tratta solo di spreco alimentare lungo la filiera: sempre secondo il report di Fondazione Barilla, in Italia ogni persona getta nel cestino una media di 65 kg di cibo all’anno. Per questo ogni giorno cerchiamo di essere sempre più di supporto per i consumatori e per il nostro pianeta, cercando di responsabilizzare tutti a ridurre lo spreco alimentare domestico, e invertendo la tendenza che vede ancora il 40% del cibo prodotto totalmente sprecato”, aggiunge Cerisola.

Un passo verso questa direzione è legato ad una maggior educazione del consumatore nei confronti della corretta lettura delle etichette alimentari, delle date di scadenza e delle modalità di conservazione più adatte ai diversi cibi. Molti alimenti, infatti, possono essere consumati anche oltre la data di scadenza indicata: è questo il caso del cioccolato, che è considerato un alimento non deperibile, ovvero che non scade e non va a male. Certamente, il periodo di consumo può variare in base alla sua tipologia: il cioccolato fondente ad esempio si conserva più a lungo rispetto al cioccolato al latte o ai cioccolatini ripieni, poiché la presenza di ingredienti deperibili tende a far perdere più velocemente compattezza al prodotto.

Spesso, però, si viene ingannati dalla patina bianca che si forma su tavolette, uova e altri dolci a base di cioccolato, un elemento che ad una prima occhiata porta i consumatori a pensare che il prodotto sia scaduto e quindi non più commestibile. Al contrario, la presenza della patina bianca non deve destare alcun tipo di preoccupazione sull’effettiva commestibilità del prodotto, ma è solo una diretta conseguenza della conservazione del cioccolato: questo effetto si verifica quando viene esposto a temperature troppo alte o troppo basse, provocando la scissione dei grassi che affiorano in superficie acquisendo quel colore. In ogni caso, se conservato in maniera ermetica o in frigorifero, il cioccolato può essere consumato per molto tempo, mantenendo inalterato sapore e profumo.

I DOLCI DI RECUPERO DI PASQUA SUGGERITI DA TOO GOOD TO GO

Oltre a prestare una maggiore attenzione alla quantità di cibo che si acquista, alle date di scadenza e all’effettiva deperibilità dei prodotti, l’ideale è utilizzare le rimanenze di cioccolato e colombe per preparare alcune ricette di recupero nei giorni successivi alle feste di Pasqua.

Con il cioccolato avanzato delle uova di Pasqua, aggiungendo solo biscotti, burro e zucchero si può realizzare uno dei dolci più amati: il salame di cioccolato. Basteranno 200 g di cioccolato fondente, 100 g di burro, 150 g di zucchero e 100 g di biscotti secchi per realizzare una deliziosa ricetta antispreco.

Con gli scarti delle uova di cioccolato avanzate è possibile realizzare anche la granola fatta in casa, perfetta per una colazione ricca e nutriente. Pochi ingredienti: bastano quattro tazze di avena, frutta secca a scelta, due cucchiai di olio di cocco e quattro cucchiai di sciroppo d’acero. Distribuire il composto su una teglia ricoperta di carta da forno e infornate per 30 minuti. Infine, per renderla ancora più buona, una volta che la granola è cotta e ancora calda aggiungere i pezzi di cioccolato delle uova di Pasqua avanzate.

Aggiungendo solo quattro ingredienti alla colomba di Pasqua avanzata è possibile realizzare degli ottimi french toast. Basta mescolare due uova con zucchero e latte e immergere le fette di colomba nel composto. Fare sciogliere un po’ di burro in un pentolino e cuocere le fette di colomba per qualche minuto per lato, finché non saranno croccanti e dorate. Una volta che i french toast di colomba saranno pronti, decorare le fette con frutta fresca.

Un classico rivisitato: il tiramisù di colomba è un dolce al cucchiaio semplice da realizzare e che permette di utilizzare la colomba avanzata dal pranzo di Pasqua. Basterà sostituire le fette di colomba ai savoiardi, immergerle nel caffè, accompagnarle alla crema al mascarpone e ricoprire il tutto di cacao.

© Riproduzione riservata