Prosciutto di Parma, è ora di puntare sui pack green

Il Consorzio ha realizzato una ricerca per testare confezioni più sostenibili, con materiali provenienti da più fonti. La svolta ecofriendly è possibile
Prosciutto di Parma, è ora di puntare sui pack green

Praticità e versatilità d’uso ne fanno una soluzione d’acquisto sempre più apprezzata dai consumatori. Dopo il boom registrato durante la pandemia, il preaffettato in vaschetta continua a imporsi e a interpretare i nuovi stili di consumo. Non a caso, nel 2022 sono state oltre 90 milioni le confezioni di Prosciutto di Parma in vaschetta vendute complessivamente in Italia e nei paesi esteri. Un dato ben superiore a quello registrato nel 2019, nonostante le scelte di acquisto siano tornate a premiare anche il banco taglio.

Ma questo successo pone ora una nuova sfida: ridurre l’impatto ambientale del packaging. Per questo il Consorzio ha realizzato un’approfondita ricerca, in collaborazione con la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari di Parma (SSICA), per testare materiali alternativi e più sostenibili rispetto a quelli tradizionalmente impiegati. Sono state effettuate, in particolare, prove di shelf-life con imballaggi provenienti da più fonti e con differenti modalità di riciclaggio. Dunque la carta, il PET riciclabile e le bioplastiche compostabili. I materiali selezionati sono stati combinati in diverse tipologie di confezioni e impiegati per prove di confezionamento in atmosfera protettiva. Tutto ciò con Prosciutti di Parma di diversi produttori e stagionature variabili da 16 a 20 mesi.

FOCUS SULLA CARTA

Al termine del periodo di monitoraggio – ha raccontato Alessandro Utini, Presidente del Consorziole confezioni, sottoposte ad analisi chimico-fisiche, sensoriali e microbiologiche, ci hanno restituito risultati estremamente significativi. Segnaliamo i pack costituiti da vassoio e top in carta (con o senza finestra trasparente). Questi, infatti, hanno dato, anche in termini di durata, performance di conservazione addirittura superiori ai materiali tradizionali. La carta rappresenta pertanto un’ottima soluzione per il packaging del nostro prodotto preconfezionato. Ciò grazie alle sue caratteristiche di riciclabilità, facilità di riutilizzo e origine da fonte rinnovabile”.

SOLUZIONI ALTERNATIVE

Ma anche gli altri materiali testati non hanno deluso le aspettative. Il vassoio in PET, con shelf-life inferiore alla carta, è adatto per la vendita in confezione trasparente. Invece le confezioni a base di bioplastica compostabile garantiscono una durata più contenuta, compatibile con la formula di vendita take away.

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