Patto anti-inflazione, alcune filiere alimentari verso la trattativa

Segnali di possibili interlocuzioni prima della scadenza del 10 settembre, per la definizione delle linee guida dell’accordo trimestrale voluto dal governo
Patto anti-inflazione, alcune filiere alimentari verso la trattativa

Scatterà dal primo ottobre il patto per il trimestre anti-inflazione sul carrello della spesa, come previsto dal protocollo sottoscritto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dai rappresentanti delle associazioni della distribuzione e del commercio. Dall’intesa si erano sfilati i produttori dell’industria alimentare, giudicandola impraticabile a causa dei costi di produzione lievitati insieme a quelli di materie prime ed energia. Il governo però ritiene che sia ancora possibile portarli a bordo ed è quello che sta tentando di fare, come dimostrano i recenti e reiterati appelli dello stesso Ministro Urso.

Appelli che, secondo il Corriere della Sera, non sarebbero rimasti del tutto inascoltati. Alcune imprese, infatti, sarebbero disposte a valutare l’adesione al patto, pur ritenendo l’accordo migliorabile. Altre invece ribadiscono la propria indisponibilità ad accettare l’accordo così com’è, ma non escludono nuove trattative. All’interno delle varie filiere rappresentate da Federalimentare si registrano insomma posizioni diverse. Mentre Unionfood, l’associazione che rappresenta grandi gruppi come Barilla e Lavazza, continua a essere contraria al protocollo e ritiene che al momento non vi siano elementi che la possano portare a cambiare posizione in merito al trimestre anti-inflazione. In Centromarca sono in corso valutazioni per trovare una soluzione che tenga conto delle esigenze delle imprese.

LA POSIZIONE DELLE IMPRESE

L’industria ritiene che qualsiasi impegno sul valore del prodotto finito non possa prescindere da un coinvolgimento di tutti gli operatori della filiera, compreso il settore dell’energia e i produttori di materie prime. L’industria alimentare non è insensibile al problema dell’inflazione, precisano i produttori, sottolineando che durante il mese di agosto vi sono state diverse riunioni per tentare di trovare una soluzione.

IL PROTOCOLLO DEL 4 AGOSTO

L’accordo firmato dal Ministero e dalla Grande distribuzione organizzata prevede un trimestre di iniziative per incidere sul carrello della spesa, con modalità che verranno definite entro il 10 settembre. Il patto durerà dal primo ottobre al 31 dicembre, e prevederà prezzi calmierati su una serie di articoli rientranti nel carrello della spesa, attraverso l’applicazione di prezzi fissi, attività promozionali o altre iniziative.

L’accordo è stato siglato finora dal governo e dai rappresentanti di Federdistribuzione, Ancc Coop, Associazione nazionale cooperative fra i dettaglianti, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Esercenti settore Alimentare – Fiesa Confesercenti, Federfarma – Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiana, A.s.so.Farm. Federazione aziende e servizi socio farmaceutici, Federazione farmacisti e disabilità Onlus, Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF) – Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane (Culpi), Federazione nazionale parafarmacie italiane, Unione nazionale farmacisti titolari di sola parafarmacia (Unaftisp).

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