Olio extra vergine, il prezzo crolla in Spagna e cala in Italia

Dopo la frenata delle scorse settimane, ora le quotazioni all’ingrosso registrano un’inversione di tendenza
Olio extra vergine, il prezzo crolla in Spagna e cala in Italia

A metà gennaio, i prezzi massimi per l’olio extra vergine di oliva potrebbero essere ormai stati raggiunti. Ora la fine del primo mese del 2024 registra un’inversione di tendenza, molto marcata in Spagna e meno decisa in Puglia.

In pochi giorni, infatti, il prezzo dell’olio extra vergine di oliva in Spagna è crollato da quasi 9,2 euro/kg a 8,9 euro/kg. Un calo repentino di 30 centesimi, come repentino era stato l’aumento ad inizio gennaio. Come segnala il borsino dell’olio di Teatro Naturale, il calo non sarebbe dovuto né alle buone previsioni produttive (750.000 tonnellate) né alla discesa dei consumi, quanto piuttosto all’immissione sul mercato di buone quantità di extra vergine: in particolare da parte delle grandi cooperative spagnole.

NON SOLO EXTRA VERGINE: LE FLUTTUAZIONI DI PREZZO IN SPAGNA

Gli scambi sono stati ridotti al minimo per molte settimane, ma ora le cooperative hanno bisogno di liquidità e questo sta alzando le disponibilità del prodotto, con inevitabili conseguenze anche sul prezzo. Una dinamica analoga, infatti, si sta verificando per l’olio vergine di oliva, sceso da quasi 8,8 euro/kg a 8,55 euro/kg in pochissimi giorni. Tuttavia l’olio lampante, che tradizionalmente delinea le tendenze di mercato spagnole meglio di altre categorie, non fa segnare cali vertiginosi bensì una sostanziale tenuta a 8,25 euro/kg; un livello vicino ai massimi di sempre.

Non è escluso, dunque, che quella della fine di gennaio non sia una tendenza ma solo una fase di passaggio, di riequilibrio delle quotazioni, in ragione delle disponibilità e dei flussi finanziari e commerciali.

I PREZZI DELL’OLIO D’OLIVA IN ITALIA

Nel frattempo anche in Italia, secondo Ismea Mercati, si registra la prima lieve flessione delle quotazioni sulle piazze di Taranto, Brindisi e Lecce. Il prezzo più basso, unitamente al calo più significativo, riguarda Taranto (9,05 euro/kg, -4,7%) al 25 gennaio, mentre a Brindisi e Lecce le quotazioni sono di 9,3 euro/kg (-2,1%).

Per quanto sia prematuro presagire un’inversione di tendenza, non si può escludere del tutto un riposizionamento dell’olio extra vergine di oliva italiano (soprattutto di quello pugliese, in questa annata) intorno ai 9 euro/kg. Soprattutto se il raccolto di gennaio si confermerà positivo, facendo superare all’Italia la fatidica quota di produzione delle 300.000 tonnellate.

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