Sostenibilità: arriva il nuovo standard EquiPlanet

Messo a punto da Valoritalia e Santa Chiara Next, ha l’obiettivo di rispondere all’esigenza delle imprese di ottenere una certificazione di sostenibilità in linea con l’Agenda Onu 2030
Sostenibilità: arriva il nuovo standard EquiPlanet

EquiPlanet, nuovo standard di certificazione della sostenibilità destinato alle imprese agroalimentari è stato presentato ufficialmente presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste davanti a imprenditori e associazioni di categoria.

Angelo Riccaboni, Presidente di EquiPlanet e già rettore dell’Università di Siena, Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia, ente leader in Italia nelle certificazioni del settore agroalimentare, e Sandra Furlan, responsabile ricerca e sviluppo Valoritalia, hanno esposto le peculiarità del nuovo protocollo, nato per coprire l’esigenza di certificare la sostenibilità di un numero in costante crescita di imprese agroalimentari e far fronte alle richieste di un mercato sempre più sensibile alle tematiche ambientali e sociali.

COME FUNZIONA IL NUOVO STANDARD EQUIPLANET

Lo standard poggia su una metodologia messa a punto dal Santa Chiara Next, spin off dell’Università di Siena, in collaborazione con lo United Nations Sustainable Development Solutions Network e il Columbia Center on Sustainable Investment della Columbia University, e sull’esperienza operativa maturata da Valoritalia con Equalitas, la certificazione di sostenibilità delle imprese vitivinicole riconosciuta dai principali operatori internazionali.

Lo standard non certifica la sostenibilità del singolo prodotto – ha spiegato Sandra Furlan – bensì la conformità delle politiche e dei processi aziendali agli obiettivi e ai requisiti stabiliti dall’Agenda Onu 2030. EquiPlanet promuove un approccio olistico alla sostenibilità, valuta le politiche complessive dell’impresa e prevede un elevato numero di requisiti da rispettare”.

Lo standard si articola in quattro ambiti: buona cittadinanza d’impresa, sostenibilità di operazioni e processi, sostenibilità della catena di fornitura, prodotti e strategie che contribuiscono a diete sane e sostenibili. EquiPlanet comprende inoltre 20 tematiche, che spaziano dalla governance alle pratiche anti-corruzione, dalla tutela dei diritti dei lavoratori alla sicurezza alimentare, e 88 requisiti, tutti in linea con gli obiettivi e le azioni stabilite dallo United Nation Global Compact. Lo standard è allineato con i principali standard internazionali di reportistica e certificazione.

COME CERTIFICARSI

Le imprese che intendono certificarsi con EquiPlanet devono adottare un sistema di gestione della sostenibilità, stabilire obiettivi misurabili e impegnarsi a migliorare le performance di sostenibilità. Infine, devono pubblicare un bilancio di sostenibilità redatto con gli standard internazionali previsti dal Global reporting initiative.

EquiPlanet è stato ideato per consentire alle aziende di ottenere una serie di vantaggi, il più importante dei quali è l’allineamento agli Sdgs dell’Agenda Onu 2030 e dal rispetto dei requisiti Esg (Environmental, social, governance). Allineamento che consente all’impresa sia di rispondere efficacemente agli obblighi normativi previsti in ambito nazionale e comunitario, sia di adeguarsi alle nuove metodologie di valutazione del credito messe a punto degli istituti bancari, che prevedono rating differenziati in base al grado di adesione ai requisiti della sostenibilità.

EquiPlanet consente alle imprese di avviare un percorso di sostenibilità in linea con le più avanzate policy internazionali, incoraggia l’innovazione organizzativa e favorisce l’adeguamento ai più avanzati standard gestionali internazionali”, ha sottolineato Riccaboni.

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