Caffè Borbone, i ricavi 2023 arrivano a 300 milioni

Bilancio da record con crescita di fatturato del +14,3 per cento. Il canale Gdo (+28%) cresce molto più della media del mercato; +32% per i canali digitali
Caffè Borbone, i ricavi 2023 arrivano a 300 milioni

Caffè Borbone ha raggiunto per la prima volta i 300 milioni di euro di fatturato, chiudendo il 2023 con ricavi a 300,4 milioni di euro, in crescita del +14,3% rispetto al bilancio di esercizio precedente. Un risultato frutto dell’ampliamento e del rafforzamento dei canali di distribuzione, del lancio sul mercato di nuovi prodotti, miscele e packaging, e dei nuovi format di comunicazione ideati per consolidare l’immagine del brand.

CANALI DI VENDITA

La Gdo traina le vendite con una crescita del +28% rispetto al 2022; un incremento notevolmente superiore rispetto alla media del mercato (+12%, fonte Nielsen). Ottima anche la performance del canale digitale, che comprende l’e-commerce diretto caffeborbone.com, Amazon e i portali specializzati, in aumento del +32 per cenro. Prosegue anche lo sviluppo del mercato estero, che registra un incremento del +59% con una buona partenza della gestione diretta del mercato Usa dopo la costituzione della newco Caffè Borbone America Corp.

IL PERCORSO DI SVILUPPO DI CAFFÈ BORBONE

Gli ottimi risultati sono il frutto di diversi fattori. In primis, il rafforzamento della nostra rete commerciale, che ci ha permesso di essere presenti capillarmente in tutta Italia e in diversi canali di distribuzione. Inoltre, l’impegno in r&s ci ha consentito di ampliare la gamma prodotti, per soddisfare palati eterogenei e sempre più esigenti. Nel 2024 puntiamo a dare continuità al nostro percorso di crescita, sviluppando ulteriormente tutti i canali di vendita e l’estero – sottolinea Marco Schiavon, Ad Caffè Borbone –. Motivo di orgoglio è sicuramente l’innovativa strategia di comunicazione che ha visto nuove collaborazioni con Stasera C’è Cattelan e X Factor 2023, oltre che il lancio della campagna Tv, trasmessa su scala nazionale, dedicata agli Eroi di tutti i giorni: un inno all’autenticità del gesto quotidiano del bere il caffè”.

Durante il 2023 l’azienda ha dato ulteriore impulso ad un percorso di sviluppo avviato ormai da alcuni anni, che prevede anche l’ampliamento e la diversificazione del portfolio prodotti per intercettare nuovi target e soddisfare tutte le esigenze di consumo, sia in termini di preferenze organolettiche sia di compatibilità con diversi sistemi di erogazione. In particolare, a marzo è stata lanciata Crema Fredda Caffè, il primo dessert al cucchiaio al gusto caffè da consumarsi freddo. Il prodotto ha riscosso grande successo, aggiudicandosi il premio speciale New Entry 2023 nella categoria caffè ai Brands Award 2023. In seguito, è stata lanciata la versione da gustare anche calda e la variante Crema Caffè Baileys.

Caffè Borbone
La cialda amica della natura di Caffè Borbone

Nella seconda parte dell’anno è stata lanciata MokaCiao, un’innovativa moka da utilizzare con il caffè monoporzionato in cialda: un sistema di erogazione tradizionale che si unisce alla praticità e alla sostenibilità della cialda. Negli Stati Uniti è stata invece lanciata la capsula K-cup, totalmente compostabile e dedicata ai consumatori americani che preferiscono il caffè lungo.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Caffè Borbone è stato il primo player del settore a introdurre sul mercato la cialda compostabile 100%, smaltibile nell’umido e con incarto riciclabile nella raccolta della carta. La cialda attenta al pianeta è oggi il prodotto di punta di Caffè Borbone, e dal 2021 traina il comparto del consumo di caffè con erogazione da sistemi compatibili a cialda, tra cui la macchina da caffè Didì di Caffè Borbone e MokaCiao. L’impegno dell’azienda per l’ambiente prosegue anche nel comparto capsule, con le capsule compostabili compatibili Don Carlo in biopolimero con il top in carta filtro.

L’attenzione alla sostenibilità dei prodotti rientra in un preciso percorso di sviluppo sostenibile che l’azienda ha avviato dal 2018, anno dell’ingresso nel gruppo Italmobiliare, e che interessa tutte le fasi di produzione; dalla certificazione della filiera e tutela dei lavoratori nei paesi di origine e approvvigionamento all’efficientamento energetico del nostro stabilimento di Caivano, fino al trattamento degli scarti di produzione e all’innovazione del packaging”, afferma Schiavon.

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