Neuroscienze: la pasta stimola le relazioni interpersonali

Lo conferma una ricerca commissionata dai pastai di Unione Italiana Food allo Iulm. Grazie a tecniche neuroscientifiche e al brain tracking si è sperimentato che il consumo condiviso di pasta è un catalizzatore unico di convivialità
Neuroscienze: la pasta stimola le relazioni interpersonali

Una nuova ricerca del Behavior & Brain Lab dell’Università Iulm, condotta per conto dei pastai di Unione Italiana Food, conferma scientificamente ciò che da sempre sperimentiamo nella quotidianità: mangiare un piatto di pasta insieme unisce più di un film o un gioco di gruppo. Per la prima volta, il potere socializzante della pasta è stato misurato con strumenti neuroscientifici. Brain tracking, analisi del battito cardiaco e della micro-sudorazione su un campione di 40 persone hanno rilevato che condividere la pasta stimola emozioni positive e rafforza i legami sociali in modo significativamente superiore ad altre attività di gruppo.

LA PASTA ATTIVA LE EMOZIONI

La ricerca ha reso evidente che condividere un pasto semplice come un piatto di pastapuò essere un modo efficace per rafforzare i legami sociali e connettere emotivamente persone tra loro sconosciute e diverse. Lo studio è stato realizzato in due step: come hanno performato le varie attività di condivisione e quale attività ha generato una migliore interazione e connessione tra i partecipanti.

In base ai parametri adottati, i risultati evidenziano che il consumo di un piatto di pasta produce una potente attivazione emozionale in chi condivide l’esperienza, con valori più alti rispetto a quelli prodotti da altre attività socializzanti, come fare un gioco collaborativo, guardare un film o chiacchierare liberamente. La stessa tendenza si verifica andando a vedere l’indicatore di memoria: la pasta si riconferma “cibo della memoria” e catalizzatrice di memorie condivise e ricordi. È, infine, l’attività che maggiormente ha attivato emozioni positive, riducendo quelle negative. 

UN ALIMENTO CONVIVIALE

“Abbiamo sempre saputo che la pasta è un alimento conviviale che si presta ad essere condiviso e che, consumata con gli amici o con la famiglia, permette di creare un momento di aggregazione – afferma Margherita Mastromauro, Presidente dei pastai italiani Unione Italiana Food –. È protagonista di momenti di gioia e relax e la sua versatilità permette di creare infinite ricette, adatte a diverse occasioni e gusti. Ora arriva la conferma da questa ricerca che abbiamo commissionato a Iulm, nella quale la pasta viene eletta a vero e proprio catalizzatore di socialità. Sono felice di poter dire che la pasta è il linguaggio universale dell’amicizia e che, dove c’è la pasta, si accende la compagnia e si creano legami”.

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