Michele Ferrero: il ricordo di Paolo Dalcò

Insieme a Pietro Barilla è stato il grande protagonista dell’industria alimentare italiana e internazionale
Michele Ferrero: il ricordo di Paolo Dalcò

Michele Ferrero se n’è andato. Insieme a Pietro Barilla è stato il grande protagonista dell’industria alimentare italiana e internazionale. Schivo e riservato il primo, esuberante ed estroverso il secondo. Entrambi hanno avuto la cultura del prodotto. Piaceva ad entrambi girare per le fabbriche e parlare con i dipendenti con i quali mantenevano rapporti cordiali. Entrambi hanno dedicato la loro vita al lavoro e alle loro famiglie. Imprenditori innovatori e generosi. Michele Ferrero ha inventato la Nutella, Mon Chéri, Kinder, Tic e Tac, Rocher, Estathé e tutti i prodotti di successo della società di Alba. “L’ultimo desiderio dell’Imperatore” come amichevolmente si racconta ad Alba è stato Grand Soleil. Per un’altra società sarebbe stato un grande successo visti gli importanti volumi di vendita generati dal prodotto e le quote importanti acquisite nel mercato del gelato. Ma non aveva raggiunto le tonnellate previste per partire in tutto il mondo: per questo motivo, è stato tolto dal mercato nonostante le centinaia di milioni di euro spese per svilupparlo, distribuirlo e comunicarlo. Nulla per un gruppo che guadagna, più o meno, un miliardo di euro l’anno. La coerenza viene al primo posto.

Io ho avuto la fortuna di incontrare entrambi, Michele Ferrero e Pietro Barilla. I lettori di Food ricorderanno la cover della rivista con la foto della famiglia Ferrero e l’inchiesta pubblicata in occasione dei primi 50 anni dell’azienda. Lo incontrai insieme a Enzo Biagi. Ricordo che Filippo Ferrua, allora direttore delle relazioni esterne, a fatica cercava di domare il cronista da subito così attratto dal carisma di Michele. Penso che siamo stati i primi, come Food, a raccontare la Ferrero, gli uomini, i prodotti e le strategie. Una società molto chiusa al mondo esterno. A parlare dovevano essere sempre i prodotti. Prodotti unici e inimitabili grazie a pack e ricettazione. Per soddisfare i bisogni veri e quelli latenti dei consumatori. Prodotti da consumare tutti i giorni e non solo per le occasioni speciali. Prodotti inventati da Michele Ferrero con grande rispetto per i suoi clienti consumatori.

Insieme, Michele Ferrero e Pietro Barilla avevano cercato di rilevare la Sme e gestire una catena di supermercati, ma il progetto non andò avanti. Michele e Pietro hanno sposato due grandi donne Maria Franca e Marilena, oggi le eredi delle dinastie e il vero punto di riferimento per i figli e i nipoti. Insomma due grandi uomini con due grandi donne al fianco, capaci di far crescere le loro aziende e farle diventare delle multinazionali. La prematura scomparsa del figlio Pietro avvenuta durante un viaggio in Sudafrica è stata per Michele Ferrero una perdita incolmabile. Oggi la multinazionale di Alba è amministrata con successo dall’altro figlio, Giovanni, attento a tenere sempre alti i valori di creatività e generosità caratteristici della famiglia. Il gruppo poi è gestito da un management di provata esperienza e capacità che saprà garantire, come è successo per la Barilla, la continuità e lo sviluppo anche in mercati turbolenti come quelli attuali. La Ferrero oggi è un boccone appetitoso per diversi competitor, in primis per Nestlè. Auguriamoci che rimanga in mano alla famiglia, il vero segreto del successo di Ferrero.

 

di Paolo Dalcò

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