Costa Crociere studia un nuovo modello di ristorazione

L’iniziativa associa all’esperienza della crociera un percorso attraverso alcuni dei sapori autentici del Mediterraneo
Costa Crociere studia un nuovo modello di ristorazione

Un viaggio alla scoperta delle tradizioni gastronomiche del Mediterraneo, il cui approdo definitivo sarà però un modello di ristorazione che coniughi al meglio qualità e sostenibilità. È quanto sta facendo Costa Crociere con il Festival della Cucina Mediterranea, nato grazie alla collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Proposta dall’11 aprile al 25 maggio sull’itinerario di 12 giorni della nave Costa neoRiviera, l’iniziativa associa all’esperienza della crociera un percorso attraverso alcuni dei sapori autentici del Mediterraneo, lì dove sono nati: dalla Liguria (Savona), verso la Provenza (Tolone), la Catalogna (Barcellona), la Sicilia (Porto Empedocle/Agrigento), Malta (La Valletta) e la Campania (Salerno). Anche i menu dei ristoranti a la carte e del buffet a bordo sono stati arricchiti da ricette in linea con le tradizioni delle destinazioni visitate e realizzate con l’utilizzo di ingredienti dei presidi Slow Food, come la colatura di alici di Cetara e i fagioli di Conio. “Il programma prevede inoltre eventi legati alla conoscenza dei prodotti alimentari delle città e regioni visitate – spiega Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – con laboratori didattici e degustazioni. La collaborazione con Costa Crociere è cominciata lo scorso anno e ha riguardato anche la selezione dei fornitori, attività complessa considerate le esigenze in termini di volumi di una nave da crociera, con un approccio consulenziale a tutto tondo”. Il Festival è infatti solo la prima tappa di un progetto più ambizioso: “Con l’Università di Pollenzo abbiamo intrapreso un percorso di tre anni – racconta Frederik Pénot vicepresidente del marketing Costa Crociere – con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il livello della gastronomia a bordo, sia in termini di qualità che di sostenibilità. Per ora abbiamo deciso di lavorare sull’offerta culinaria di neoRiviera, perché con le sue 624 cabine è la nave più piccola della flotta e quindi rappresenta un buon banco di prova per testare nuovi modelli di ristorazione”.

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