Sogegross: quattro cash & carry da Lombardini

Il gruppo ligure entra in Lombardia, arrivando a quota 21 c&c. I negozi oggetto dell’operazione fatturano complessivamente 45 milioni di euro
Sogegross: quattro cash & carry da Lombardini

Acquisizione in Lombardia per Gruppo Sogegross: l’azienda ligure della famiglia Gattiglia ha ufficializzato l’accordo con Gruppo Lombardini subentrando nella proprietà di quattro cash & carry situati rispettivamente a Dalmine (Bg), Costa Masnaga (Lc), Montano Lucino (Co) e Cernusco sul Naviglio (Mi). Sogegross Cash & Carry – già presente in Liguria, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana – raggiunge così 21 punti vendita, diventando il secondo operatore per numero di cash gestiti da unico imprenditore e incrementando la propria superficie di vendita di oltre 20mila metri quadrati. “Con questa operazione ci inseriamo in un nuovo contesto regionale che conta un’alta presenza di operatori del fuori casa, con un tessuto economico particolarmente ricco e sensibile all’innovazione – spiega Marco Bonini, direttore generale di Sogegross Cash and Carry –. Si tratta di quattro strutture commerciali che insieme raggiungono un fatturato complessivo di circa 45 milioni di euro e sui quali puntiamo molto per il futuro sviluppo dell’azienda”.

LA RINUNCIA DI CARREFOUR – L’acquisizione realizzata da Sogegross chiude almeno in parte una vicenda complicata. I quattro c&c – più quelli di Cologno Monzese (Mi) e Lecco, che però non rientrano nell’operazione – nel gennaio 2013 erano passati dalla Gros Market, società del Gruppo Lombardini, alla Gs (Gruppo Carrefour) con la formula del contratto di affitto d’azienda. A novembre 2015 Carrefour aveva esercitato il recesso unilaterale, il che avrebbe comportato la restituzione entro il 31 marzo 2016 degli esercizi commerciali a Lombardini, che però non è più attivo nel settore del commercio, avendo ceduto la sua intera rete – che oltre ai cash & carry comprendeva anche ipermercati, supermercati e discount – con diverse operazioni concluse con player come lo stesso Carrefour, ma anche Conad, Coop, Lillo, Selex, Fratelli Lando e Rossetto Trade. Ora il passaggio a Sogegross, che allineerà il format dei quattro negozi a quello dei propri cash con gradualità, presidiando con grande impegno l’area dei professionisti del mondo ho.re.ca, i trasformatori e i rivenditori food. Da segnalare che tutto il personale, 110 addetti, continuerà a lavorare nelle quattro superfici commerciali.

TORNA L’INSEGNA GROS MARKET – “I punti vendita – prosegue Bonini – utilizzeranno lo storico marchio Gros Market con l’incorporazione del logo Sogegross come parte integrante dell’insegna, a sottolineare la continuità di gestione dei negozi. Il negozio di Dalmine è stato il primo cash & carry aperto in Italia nel 1964, e siamo felici di dare un seguito a questa lunga storia, portando in dote la solidità e i valori di Sogegross, un’azienda italiana a controllo familiare, che negli ultimi anni è cresciuta fino ad arrivare tra i primi quattro operatori del settore”. Una panoramica del settore cash and carry in Italia mostra una presenza di circa 400 punti vendita di proprietà di oltre cento operatori: un contesto alquanto frammentato che ha visto, negli ultimi dieci anni, una media di quattro cash per ogni operatore. Basti pensare che i primi cinque operatori del settore coprono il 65% del mercato.

IL FATTURATO DI SOGEGROSS – “Siamo una delle poche aziende italiane private multiregionali rimaste che investono in sviluppo ed espansione – afferma Maurizio Gattiglia, amministratore delegato di Gruppo Sogegross –. Il Gruppo, che oltre a Sogegross Cash and Carry comprende le insegne Basko, Ekom e Doro, conta in totale 220 punti vendita e ha realizzato lo scorso anno vendite per oltre 750 milioni di euro. Abbiamo già realizzato, nel solo primo trimestre 2016, ben nove acquisizioni, tra cui queste quattro, che rappresentano un passaggio importantissimo per il nostro sviluppo”.

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