Aicube, un nuovo standard nella distribuzione italiana

Presentata a Milano la nuova Aicube, alleanza tra Gruppo Végé, Carrefour Italia e Gruppo Pam che dà vita a una centrale d’acquisto da 16 mld di euro.

Un vero e proprio‘coup de thèâtre’ nel panorama della distribuzione italiana: Aicube, fino a ieri acronimo di Associazione imprenditori italiani indipendenti, cambia pelle e alza l’asticella trasformandosi in Associazione imprese internazionali indipendenti, una nuova centrale d’acquisto che unisce Gruppo Végé, Gruppo Pam e Carrefour Italia posizionandosi tre le prime centrali d’acquisto italiane, con un market share del 14,3% (elaborazioni Aicube su GNLC Nielsen – Febbraio 2018).

Da sinistra: Giorgio Santambrogio, Salvatore Dina, Nicola Mastromartino e Stéphane Coum

I protagonisti, gli obiettivi e le strategie di Aicube

Una realtà in grado di rappresentare in fase di negoziazione 5.179 punti vendita distribuiti in tutte le regioni italiane – ha spiegato con orgoglio Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo Végé per un fatturato complessivo al consumo (incluso gruppi mandanti) di 16 miliardi di euro(dati 2017).

L’accordo, che avrà una durata di almeno tre anni e riguarderà solo il mercato italiano, potrà essere anche esteso ad altre realtà della Gdo (Antitrust permettendo) che condividano la stessa mission dei tre soci fondatori: offrire un’offerta sempre più articolata di prodotti di marca e di qualità a prezzi convenienti (anche in risposta alla politica dei discount); stabilire un nuovo equilibrio nei rapporti commerciali che tuteli maggiormente le pmi; rappresentare per l’industria di marca l’opportunità di essere presente in una rete di oltre 5mila punti di vendita con una logica diversa rispetto a quella dei discount. Gli obiettivi che ci proponiamo sono molti e articolati – ha spiegato Santambrogio – e vanno dal definire accordi base con i fornitori comuni ai tre gruppi all’attivazione di sinergie anche sulla marca del distributore, condividendo politiche comuni soprattutto verso i copacker di prodotti premium. Lavoreremo inoltre per attivare sinergie nell’acquisto di servizi (come l’energia) e non escludiamo che in futuro si possa ragionare anche su sinergie in campo logistico.

Grandi aspettative dunque per una realtà che – come ha sottolineato Nicola Mastromartino, Presidente Gruppo VéGé consentirà ai tre soci di acquistare meglio e garantire prezzi più convenienti ai nostri clienti, ma anche di tutelare maggiormente quelle piccole e medie imprese che in questi anni sono cresciute con noi.

Piena soddisfazione anche per Carrefour Italia che con questa alleanza aggiunge un tassello importante nel percorso di valorizzazione delle filiere e delle produzioni locali che impegna da tempo la catena francese. Grazie alla nuova Aicube, Carrefour potrà offrire e valorizzare meglio le produzioni italiane sia in Italia che all’estero – ha spiegato Stéphane Coum, Presidente di Carrefour Italia-. Già oggi esportiamo oltre 640 prodotti di circa 100 fornitori italiani nei nostri store in Francia, Belgio e Spagna per un giro d’affari di 184 milioni di euro.

Grande soddisfazione anche da parte di Salvatore Dina, Presidente gruppo Pam: La nuova Aicube, dopo anni di proficua collaborazione tra VéGé e Pam, trarrà sicuramente beneficio e nuovi stimoli dall’ingresso di un partner internazionale del calibro di Carrefour. In un mercato frammentato come quello della distribuzione italiana, l’associazionismo è un modo per far ‘vivere’ anche le piccole e medie imprese della distribuzione in un mercato competitivo e deve essere visto con attenzione anche dalla politica nazionale. Ultima nota distintiva, l’organizzazione della centrale, che è profondamente diversa da tutte le altre: La differenza è che in Aicube non c’è una struttura – ha concluso Dina – ognuno di noi agirà su mandato per conto degli altri due soci, facendo sì che il rapporto con il fornitore sia il più possibile snello ed efficace.

di Maria Cristina Alfieri

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