Conad, dal 2019 si fa in quattro

Nel 2018, il giro d’affari segna +3% e tocca i 13,4 miliardi di euro. Per la crescita e il restyling della rete nel 2019 saranno investiti 530 milioni di euro, ma il piano strategico di sviluppo è ben più complesso e ambizioso, con il passaggio da otto cooperative a quattro ‘piattaforme territoriali’
Conad, dal 2019 si fa in quattro

Cambiare per crescere: ancora, di più e meglio. Conad archivia un 2018 con risultati più che soddisfacenti – +3% per il giro d’affari, che tocca così i 13,4 miliardi di euro – ma guarda ben più avanti e getta le basi per un rinnovamento profondo della propria struttura. “La metamorfosi che intendiamo attuare – annuncia Francesco Pugliese, Amministratore Delegato di Conad (nella foto) – ci porta da un approccio di localismo metodologico al consolidamento delle piattaforme territoriali. L’intento è quello di passare dalle otto cooperative attuali a quattro. La prima partirà già a gennaio: Nordiconad e Conad Tirreno diventeranno un’unica cooperativa – Conad Nordovest – e opererà su un’area che comprenderà Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Sardegna, Toscana e parte del Lazio. Seguiranno poi via via Conad Nordest, Conad Sudovest, con l’unione di Pac 2000 e Conad Sicilia, e Conad Sudest per la dorsale adriatica. L’operazione ha un obiettivo specifico: quello di agire in nome dell’efficacia e dell’efficienza del nostro sistema, operando con piattaforme territoriali più ampie e ancora più aperte alle imprese delle rispettive aree”. Un balzo in avanti importante, che Conad affronta con un patrimonio netto di 2,53 miliardi a fine 2018 (in crescita sui 2,37 miliardi di euro del 2017) e che consente al gruppo di affrontare con solidità il piano d’investimenti del triennio 2018-2020, pari a 1,3 miliardi di euro, di cui 530 milioni per il 2019, per potenziare la rete di vendita con nuove aperture, acquisizioni e ristrutturazioni, rendere più efficienti sul piano energetico negozi e magazzini, e ottimizzare la logistica. I 394 milioni di euro di investimenti del 2018, invece, sono stati finalizzati per il 74% a nuove aperture e per il restante a ristrutturazioni. La produttività a mq è cresciuta a 6.510 euro dai 6.140 dello scorso anno, superiore ai 5.620 euro della media di mercato, con una superficie media di 648 mq (Fonte: GNLC, I semestre 2018).

MARKET SHARE CONAD AL 12,9%

La quota di mercato 2018 si fa ancora più robusta, con il 12,9% (12,5% lo scorso anno) e pure le leadership nei supermercati, con il 22,4% (21,5% lo scorso anno) (Fonte: GNLC I semestre 2018). L’insegna è leader di mercato in Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Sardegna e Umbria; occupa la seconda posizione in Campania, Emilia-Romagna, Sicilia e la terza nelle Marche, Toscana e Valle d’Aosta. “Facciamo soprattutto impresa – rimarca Francesco Pugliesecreando nuova imprenditorialità e nuovi posti di lavoro. L’occupazione è un tema rilevante per la ripresa del Paese e dovrebbe avere il sostegno del governo, che invece paventa le chiusure domenicali, una norma che avrebbe effetti negativi sui consumi e su un comparto di primaria importanza per il Paese, privando i cittadini di un servizio utile. Ignorando i benefici che la GDO produce in termini economici (4% del Pil), di occupazione (7% degli occupati) e di contributi erariali (5% del gettito fiscale)”. Rientra in questa logica l’impegno di sostenere nel migliore assetto possibile le filiere produttive territoriali – agroalimentari in primis – e di valorizzare i fornitori locali con i propri brand: sono 6.991 le piccole e medie imprese con cui Conad e le cooperative sviluppano un giro d’affari di 5,4 miliardi di euro.

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LA MDD SUPERA I 3,5 MILIARDI DI EURO

Decisivo in tal senso si conferma il ruolo delle MDD: la quota nel Largo Consumo Confezionato sale al 29,7% – contro il 20,2% del valore medio nei supermercati (Fonte: IRI) – e il fatturato supera i 3,5 miliardi di euro (300 milioni in più rispetto allo scorso anno), con una crescita a valore pari al +7 per cento. “Abbiamo investito molto sulla marca del distributore, portandola quasi al 30% – rimarca Francesco Avanzini, Direttore Generale di Conad –. La marca Conad cresce molto più del mercato, e soprattutto i prodotti premium: una riprova indiretta dei progressivo impoverimento di quel ceto medio che per anni è stato il perno dell’equilibrio sociale del Paese”. E proprio sul fronte della convenienza, prosegue l’evoluzione dell’approccio scelto da Conad: le offerte promozionali sono ancora calate nel corso dell’anno, a favore di una politica continuativa di stabilità con l’operazione Bassi&Fissi – 500 prodotti di 90 categorie di consumo a prezzi ribassati del 30% – che ha generato un risparmio annuo medio per famiglia quantificabile in 1.645 euro. Con il calendario delle attività promozionali programmate, peraltro, i clienti Conad hanno risparmiato nel 2018 oltre 717 milioni di euro nel solo Largo Consumo Confezionato (fonte: IRI), a cui si aggiunge la convenienza dei distributori, delle parafarmacie e dell’ottico per ulteriori 40 milioni di euro.

DALL’ACCORDO CON FINIPER UNA NUOVA INSEGNA

Il 2019 vedrà anche il passaggio dei sei iper Finiper – in base all’accordo d’affitto di ramo d’azienda siglato lo scorso novembre da Conad con la società di Marco Brunelli – alla gestione del gruppo cooperativo: nei primi quattro mesi del 2019, Conad – attraverso Conad Adriatico e Commercianti Indipendenti Associati – subentrerà nella gestione commerciale degli ipermercati Iper di Ortona (Ch), Pescara, Colonnella (Te), Civitanova Marche (Mc), Pesaro e Udine, che nel 2017 hanno sviluppato un fatturato lordo di 250 milioni di euro, con 1.100 addetti. “I sei punti vendita – annuncia Francesco Pugliese – avranno come insegna La Grande I Conad. Per due dei sei ipermercati c’è già il socio-imprenditore che ne curerà la gestione. Il nostro accordo con Finiper è il frutto di un altro passo in avanti in termini di collaborazione con un gruppo che è più di un partner per noi, che vedrà nel corso dell’anno prossimo anche il passaggio a una gestione più collegiale e coordinata dell’extralimentare, soprattutto nelle grandi superfici”. La multicanalità, del resto, è un pilastro solido, ma da tenere sotto costante manutenzione e irrobustimento. A fine 2018 i punti di vendita Conad risultano 3.225, 76 in più rispetto a quelli del 2017: 26 Conad Ipermercato, 229 Conad Superstore, 1.096 Conad, 972 Conad City, 465 Margherita Conad, 20 Sapori&Dintorni, 240 discount a insegna Todis e 177 tra altre insegne, cash&carry e tradizionali. Alla rete distributiva ‘classica’ vanno aggiunti gli esercizi attivati negli ultimi 15 anni: a cominciare dai 39 distributori di carburanti Conad, dove hanno fatto rifornimento 15,5 milioni di automobilisti per un valore di 430 milioni di euro, con una convenienza di 25 milioni di euro pari in media a 8,5 centesimi al litro rispetto alla media. Le 135 parafarmacie registrano un fatturato di 82 milioni di euro: 5,7 milioni di clienti che hanno risparmiato 13 milioni di euro sull’acquisto di prodotti per la salute e il benessere della famiglia. Nei 15 concept Ottico, il fatturato ha superato i 7 milioni di euro per 200mila e nei 26 PetStore, i ricavi sono stati di 15 milioni di euro con oltre 7mila prodotti in assortimento. Infine, sono 54 le postazioni di ricarica per auto ibride ed elettriche presso super e iper Conad, attivate dall’intesa di fine 2017 tra Conad e Enel per favorire lo sviluppo e la diffusione della mobilità elettrica. Altre 150 sono in attesa dell’autorizzazione per essere installate.

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