Così lo smartphone sta cambiando la spesa

I dispositivi digitali hanno sempre più un ruolo da protagonisti nella shopping experience e nelle decisioni d’acquisto. Ecco le insegne più all’avanguardia
Così lo smartphone sta cambiando la spesa

Nonostante i rapidi trend di crescita dell’e-grocery, nel mercato americano l’86% delle vendite al dettaglio avviene ancora nei punti vendita fisici. Tuttavia, secondo un rapporto pubblicato da Forrester, ben il 53% di tutte le decisioni d’acquisto sarebbe influenzato più o meno direttamente dai dispositivi digitali. Del resto, forti delle esperienze sui portali web, gli shopper ora si aspettano anche in negozio di avere informazioni dettagliate sui prodotti, leggere recensioni e valutazioni, confrontare facilmente i prezzi e, magari, evitare le code alla cassa. Sempre più spesso, quindi, la risposta dei retailer a queste richieste passa per il ricorso alla tecnologia degli smartphone, alle app di ultima generazione, oppure a nuovi format in grado di integrare online e offline. È naturalmente il caso di Amazon Go, ma anche dei colossi cinesi Alibaba e Jd.com, che investono su store fisici in cui il telefono ha un ruolo da assoluto protagonista.

L’APP PER SMARTPHONE DI SAM’S CLUB NOW

Lavora in questa direzione anche Sam’s Club. L’insegna di proprietà del gruppo Walmart, infatti, da pochi giorni ha inaugurato a Dallas il suo primo magazzino di nuova generazione, chiamato Sam’s Club Now. Nei circa 3mila metri quadri di superficie della struttura, corrispondenti a un quarto delle dimensioni tipiche della catena, tutto ruota intorno alle potenzialità di un’app dedicata, che offre self checkout, liste di acquisti intelligenti e realtà aumentata.

IL FLAGSHIP STORE HI-TECH DI NIKE

Tra i negozi fisici più evoluti dal punto di vista digitale spicca però il caso di House of Innovation 000, il nuovo punto vendita appena aperto da Nike a New York, sulla Fifth Avenue di Manhattan. Oltre 6mila metri quadrati distinti da innumerevoli servizi hypertech, che rendono possibile tra l’altro sfogliare virtualmente il catalogo dei prodotti, verificarne la disponibilità e richiederli subito in camerino, nonché scansionare l’abbigliamento dei manichini.

DATI CONDIVISI CON I COMMESSI

Ma, nei nuovi store che meglio sfruttano la connessione tra l’esperienza fisica e quella digitale, i clienti non sono gli unici a maneggiare continuamente i telefonini. Gli assistenti di vendita dei showroom americani di Sephora e Tory Burch, per esempio, già utilizzano i loro dispositivi mobili per esaminare in tempo reale la cronologia completa degli acquisti effettuati precedentemente dagli shopper. Un vantaggio che permette di fornire consulenze più tailor made.

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