Private label, crescita record negli Usa

Le vendite dei prodotti a marchio del distributore avanzano sfiorando la doppia cifra e sottraendo quote alle marche nazionali. Per gli analisti è solo l’inizio
Private label, crescita record negli Usa

In appena cinque anni il loro market share a volume è salito dal 18,5% al 23,2%, arrivando oggi a valere circa un quinto del giro d’affari complessivo del commercio al dettaglio. Solo nel 2018, del resto, il fatturato dei prodotti a marchio del distributore è cresciuto del 9,8%, a fronte di un andamento piatto registrato dalle marche nazionali. Negli Stati Uniti il mercato delle private label è in piena espansione e, secondo gli analisti, questo trend non rallenterà affatto nei prossimi mesi. Anzi, le previsioni sono tutte orientate verso un ulteriore sviluppo del settore, capace ormai di competere con i brand tradizionali su tutti i livelli. Una dinamica, del resto, molto simile a quella in corso nel vecchio continente, dove ormai da tempo le pl non si focalizzano più soltanto sul driver del prezzo, proponendo sempre più spesso linee premium e assortimenti particolarmente ampi. Accade così che Kirkland Signature, marchio di Costco trasversale a innumerevoli categorie merceologiche, lo scorso anno abbia raggiunto ricavi per 39 miliardi di dollari. Ben tredici in più, dati alla mano, di un colosso dell’industria come Kraft-Heinz. Che gli investimenti sulla marca privata rivestano un ruolo centrale nelle strategie dei retailer americani lo confermano, del resto, anche alcune recenti mosse dei player a stelle e strisce.

KROGER PUNTA SULLE STARTUP

In prima fila c’è sempre Kroger. Il rivenditore, le cui pl già rappresentano un quarto del fatturato totale, ha appena lanciato un fondo acceleratore dedicato ai marchi di prodotti emergenti. L’iniziativa, realizzata in partnership con Lindsay Goldberg, una società di private equity, mira proprio a supportare lo sviluppo di piccole imprese innovative, favorendone il possibile ingresso nella sua offerta a marchio, magari con il brand Simple Truth, sempre più performante.

TARGET AMPLIA L’OFFERTA DEI VINI

Intanto, tra i cosiddetti mass merchandisers, Target sta incrementando notevolmente il suo assortimento di private label, insistendo in particolare sul settore dei vini, considerato tra i più promettenti. Ha appena aggiunto, infatti, una nuova linea di bottiglie a marchio The Collection, spaziando dal cabernet sauvignon al pinot grigio, vendute al prezzo unitario di 9,99 dollari. Il pack è progettato da artisti interni all’azienda e presenta disegni originali accanto a immagini astratte.

FOCUS SULLE CLEAN LABEL

Diverse catene, poi, puntano decisamente sulle etichette pulite. È il caso ancora di Target con Simply Balanced, oppure di Albertsons con ‘O Organics e Walmart con Great Value Organic. Hy-Vee, inoltre, prosegue il suo impegno per eliminare gli ingredienti chimici ed artificiali dagli assortimenti.

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