Pasqua, le abitudini alimentari ai tempi del Coronavirus

In esclusiva per Food, un sondaggio di Doxa esplora come è cambiata la quotidianità degli italiani a tavola. Nell’ultima analisi, la Pasqua all’epoca del Covid-19
Pasqua, le abitudini alimentari ai tempi del Coronavirus

Una Pasqua nuova, trascorsa con parenti e amici in videochat, e con un menù pasquale ridotto o ‘convertito’ ricorrendo a ricette di tutti i giorni o diverse rispetto a quelle tradizionali. È quanto emerge dall’ultima analisi di Doxa, in esclusiva per Food, sulle abitudini alimentari degli italiani ai tempi dell’emergenza sanitaria da coronavirus.

Quest’anno, 6 italiani su 10 non hanno rinunciato comunque alle uova pasquali (di solito consumate a Pasqua da quasi 9 italiani su 10) e 4 su 10 alla colomba.

L’INDAGINE

Della community Doxa, denominata Roamler, lanciata nel 2014 e diffusa in 10 paesi europei, fanno parte in Italia più di 10mila soggetti, a partire dai 18 anni di età. La community è una buona fotografia della popolazione ‘smart’ presente in Italia, smart in quanto utilizzatrice avanzata di smartphone.

Questa indagine è la quarta della serie “Diario sulla vita in casa ai tempi del coronavirus”, ed è stata realizzata dal 10 al 14 aprile 2020. A questo sondaggio hanno risposto, su base volontaria, 500 persone iscritte alla community.

PASQUA E CORONAVIRUS: I NUMERI

Il primo dato che emerge dalla ricerca è legato alle videochiamate con i parenti. Nella Pasqua 2020, sono uno dei mezzi con cui moltissimi italiani – il 76% degli intervistati – hanno tenuto i contatti con i congiunti in quarantena grazie alle nuove tecnologie.

Del resto, ben il 64% dei rispondenti ha dichiarato di festeggiare una Pasqua “in maniera ridotta”, mentre solo il 19% ha potuto (o voluto) mettere in tavola il menu pasquale tradizionale.

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Il 31% ha festeggiato il lato gastronomico della festività con più di una variazione sul tema.

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Per quanto riguarda i prodotti alimentari ‘irrinunciabili’, la tradizione è rispettata ma con numeri in calo rispetto alla normalità pre coronavirus. Il 59% degli intervistati non rinuncia all’uovo di cioccolato, contro il 39% che non pranza senza colomba. La torta pasqualina è un must per il 10%. Appena il 21% ha scelto l’agnello, e il 4% il capretto.

Nel dettaglio, le uova di Pasqua sono state acquistate in supermercati o ipermercati dal 61% degli intervistati, solo il 5% ha optato per il canale online e il 3% per la pasticceria con consegna a domicilio.

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