Le nuove modalità di spesa ai tempi del Coronavirus

In esclusiva per Food, un sondaggio di Doxa esplora come è cambiata la spesa alimentare degli italiani. Boom dei negozi di prossimità, nel carrello trionfano farina e verdure
Le nuove modalità di spesa ai tempi del Coronavirus

In un contesto, quello caratterizzato dalle restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus, in cui la spesa “di persona” al supermercato rimane la modalità più utilizzata e nel quale sono cambiate le quantità di spesa, emergono con forza negozi di quartiere quali panettiere, fruttivendolo e macellaio che rispondono ai nuovi driver di scelta.

È quanto emerge dall’ultimo report Doxa, realizzato in esclusiva per Food dal 28 al 30 aprile, che indaga le nuove modalità di spesa dei generi alimentari di 500 appartenenti alla crowdsourcing community Doxa Roamler.

NUOVA ALBA PER I NEGOZI DI QUARTIERE

Secondo l’indagine in questo periodo di emergenza sanitaria spiccano, dietro ai supermercati (modalità utilizzata dall’82% degli intervistati), la spesa nei negozi di quartiere (37%) e a domicilio (14%), con percentuali nuove rispetto al passato.

In termini di quantità acquistate, il 56% dei rispondenti conferma un aumento (di molto, per il 20%, di poco per il 36%).

Riguardo ai prodotti che si consumano di più rispetto a due mesi fa troviamo farine, uova, frutta e verdura.

I consumatori percepiscono (nel 67% dei casi) un aumento dei prezzi dei generi alimentari, specie di frutta e verdura.

I DRIVER CHE INFLUENZANO LA SPESA

Tra i motivi per scegliere un negozio piuttosto di un altro troviamo il fatto che venga assicurato il rispetto delle norme igienico-sanitarie, anche dei propri dipendenti, che non presenti situazioni di affollamento, che offra un vasto assortimento/una vasta gamma di prodotti. Emerge anche la volontà di sostenere i negozi di quartiere in questo periodo difficile.

Questi, del resto, ormai si frequentano almeno settimanalmente, in alcuni casi anche più volte in una settimana.

SPESA ONLINE E CONSEGNA A DOMICILIO

Rilevante anche il peso dell’online (spesa online con consegna a casa, oppure con ritiro in punto vendita), utilizzata in questo periodo dal 23% degli intervistati.

Da sottolineare il ruolo del sito del negozio o del supermercato – utilizzato dal 50% dei rispondenti –, di whatsapp (34%) e del ‘vecchio’ telefono (26% con chiamata vocale, più il 9% con sms) per l’effettuazione degli ordini con consegna a domicilio.

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