Surgelati: per la prima volta consumi oltre i 14 kg a testa

Secondo il “Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati in Italia” di IIAS il 2019 conferma l’apprezzamento da parte dei consumatori italiani: crescono Retail e Fuori casa, con segno positivo in tutte le categorie
Surgelati: per la prima volta consumi oltre i 14 kg a testa

Nel 2019 la spesa alimentare delle famiglie italiane è stata all’insegna di una sostanziale stabilità (+0,4%). All’interno di questo trend i prodotti surgelati hanno mostrato segnali positivi: nel 2019 sono cresciuti in volume del +1,3% rispetto al 2018 per un consumo pro capite di 14,1 kg annui: un valore mai registrato prima.

A fronte di una crescita dei volumi, anche il valore di mercato del settore ha segnato un incremento passando dai 4,3/4,6 miliardi di euro del 2018 ai 4,4/4,7 miliardi di euro del 2019. Tra le performance più importanti dello scorso anno il canale Retail ha raggiunto le 531.400 tonnellate (+1,5% sul 2018), il Catering (Fuori casa) ha comunque segnato un +1,1%, attestandosi a 318.500 tonnellate, e risultati lusinghieri registrati anche dal Door to door.

Sono alcuni dei risultati emersi dal “Rapporto annuale sui Consumi dei prodotti surgelati” di IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati (ora completamente integrato con Unione Italiana Food). L’analisi riguarda l’andamento del settore in Italia nel 2019 fornendo anche importanti dati sui primi quattro mesi del 2020.

2020: BENE RETAIL E PORTA A PORTA, IN FLESSIONE IL FUORI CASA

Il 2020 era iniziato confermando il trend positivo del settore. Ma l’emergenza legata alla pandemia da Covid-19 ha cambiato la spesa alimentare degli italiani e anche il settore dei surgelati è stato interessato. Nel primo quadrimestre 2020, le vendite complessive di surgelati nel canale Retail hanno segnato un +13,5% con performance particolarmente positive nel segmento dell’ittico (+16,5%), degli snack salati (+21,5%), delle pizze (+12,5%) e delle patate (+12%). Anche il segmento del Porta a porta ha segnato nel 2020 un aumento significativo (fino a un +40% a marzo, rispetto al 2019).

surgelati

A questi numeri positivi ha fatto da contraltare il trend negativo del Fuori casa: nello stesso periodo, l’intero comparto della Ristorazione commerciale e della Ristorazione collettiva, a seguito della chiusura di esercizi pubblici, bar, ristoranti, mense, scuole, si è quasi dimezzato. Ciò ha impattato sul settore – che registra nel Fuori casa più del 37% del totale di consumi dei surgelati in Italia – lasciando presagire per l’intero anno una perdita di almeno un quarto del fatturato per un valore di circa 600 milioni di euro.

Chiamato a uno straordinario impegno produttivo, da compiere in situazioni di massima sicurezza per i propri dipendenti e collaboratori, il nostro settore – afferma Vittorio Gagliardi, Presidente di IIAScosì come gli altri dell’agroalimentare nazionale, ha assolto pienamente la propria responsabilità sociale garantendo la costante presenza nella distribuzione di prodotti. Il sotto zero potrebbe avere un ruolo chiave alla riapertura degli esercizi pubblici. I surgelati potrebbero aiutare il canale Horeca in termini di sicurezza alimentare, gestione degli stock, riduzione degli sprechi e ottimizzazione del food cost”.

TREND 2019: SEGNO POSITIVO PER VEGETALI E RICETTATI

L’anno scorso, nel canale Retail, si sono registrate ottime performance per i vegetali che rappresentano quasi la metà dell’intero comparto surgelati: nel 2019, ne sono state consumate 228mila tonnellate, con una crescita di 0,5% rispetto al 2018. In questa categoria sono tornati a crescere sia i vegetali semplici (piselli, spinaci, fagiolini, patate), sia le zuppe/minestroni e ricettati.

Anche l’ittico torna ad aumentare, con 94.150 tonnellate consumate lo scorso anno e una crescita del +1,2% rispetto al 2018. Il consumatore apprezza soprattutto la provenienza delle materie prime da pratiche certificate di pesca sostenibile, la loro surgelazione veloce e le informazioni contenute in etichetta.

surgelati

Buoni risultati per pizze e snack, con un consumo di circa 78.500 tonnellate (+2,4%). La più richiesta rimane sempre la Margherita, cui seguono vegetariana, capricciosa, ai funghi, al prosciutto. In leggero aumento anche il consumo di patate surgelate, con 72.300 tonnellate e una piccola variazione dello +0,7% sul 2018.

I piatti ricettati si confermano un prodotto molto gradito dal consumatore, con 32.900 tonnellate consumate dagli italiani +2,9% rispetto al 2018: primi, secondi e contorni crescono di volume segnando un risveglio di questo segmento. Infine, riprendono a crescere i consumi di carne, sia bianca (8.850 tonnellate con +3,3% rispetto al 2018) sia rossa (4.500 tonnellate con +2,4% rispetto al 2018).

IL BOOM DELLE PIZZE: ACCORDO PER L’EXPORT NEGLI USA

Il comparto dei surgelati è anche uno dei fiori all’occhiello dell’export agroalimentare italiano, che nel 2019 ha toccato 35,4 miliardi di euro con un +5,2% sul 2018. Il maggiore mercato di riferimento rimane l’Unione Europea, con la Germania in testa, seguito da Nord America e Asia: gli Usa rappresentano quindi il secondo sbocco assoluto del food and beverage Made in Italy, soprattutto per i prodotti tipici trasformati come pizze e ricettati.

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Merita un discorso a parte la pizza surgelata. Nel 2019 l’export italiano di questo prodotto ha oltrepassato le 150mila tonnellate, con un incremento di oltre il 10% rispetto al 2018 stimabile in 500 milioni di euro. A marzo 2020, Unione Italiana Food ha concretizzato un importante accordo con il coinvolgimento dei Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico e dell’Ambasciata italiana a Washington. L’operazione ha aperto la strada all’esportazione di prodotti surgelati con carne suina, in qualità di ingrediente, negli Usa da alcuni stabilimenti situati nel nord Italia. Le ricadute economiche dell’accordo saranno significative per il settore: infatti, gli americani adorano la pizza surgelata ed il mercato Usa è costituito in larga parte da prodotti che contengono ingredienti carnei, come il salame piccante che caratterizza la popolarissima Pepperoni Pizza.

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