Gli imprenditori italiani, un secolo fa/parte 3

Quali erano le imprese attive nelle province italiane 100 anni fa? Capitolo conclusivo del censimento di Paolo Dalcò che riserva delle belle sorprese nelle province di: Brescia, La Spezia, Varese, Trieste, Belluno e Como
Gli imprenditori italiani, un secolo fa/parte 3

Ultimo capitolo del censimento delle imprese alimentari italiane storiche protagoniste del secolo scorso. Dopo la prima e la seconda parte, il viaggio di Food nell’agroalimentare della Penisola prosegue con le province di: Brescia, La Spezia, Varese, Trieste, Belluno e Como.

BRESCIA E PROVINCIA 1929

Molte di queste aziende oggi non esistono più, mentre altre sono cresciute e hanno conquistato i mercati mondiali diventando multinazionali, come per esempio le società Folonari, Whurer e Tassoni.

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LA SPEZIA E PROVINCIA 1929

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VARESE E PROVINCIA 1929

Nell’elenco di Varese e provincia pensiamo che ci sia stato un errore di battitura di una “o” al posto della “i” per le ditte Lazzaroni e Bulgheroni, che hanno registrato una forte crescita negli anni.

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TRIESTE E PROVINCIA 1929

Nelle province di Trieste il caffè è il protagonista: Hausbrandt si alleò con illy, ma poi proseguirono separati la loro espansione. Nei liquori un grande brand è Stock.

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BELLUNO E PROVINCIA 1929

Tra le imprese della provincia bellunese ricordiamo la birra Pedavena

Redditi imponibili di ricchezza mobile (in lire) dichiarati dalle imprese alimentari artigianali, industriali e commerciali con un ricavo uguale o superiore a 10mila lire nel 1924, a Belluno e provinciaFonte: elaborazione FOOD su dati del Ministero delle Finanze

COMO E PROVINCIA 1929

A Como e provincia alcune aziende che hanno fatto la storia sono Locatelli, Invernizzi, Beretta, Vismara e Rigamonti.

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