La Doria, Investindustrial trova accordo con i Ferraioli e conquista la società

La famiglia venditrice incasserà 322 milioni di euro, che saranno in parte reinvestiti. Antonio Ferraioli sarà amministratore delegato post vendita
La Doria, Investindustrial trova accordo con i Ferraioli e conquista la società

Il fondo di private equity Investindustrial VII, guidato dal finanziere Andrea Bonomi, ha trovato l’accordo definitivo per acquisire la maggioranza del gruppo La Doria dalla famiglia Ferraioli, che incasserà complessivamente 322,6 milioni di euro cedendo il 63% circa delle quote azionarie della società salernitana. A loro volta i soci venditori reinvestiranno parte del loro incasso in una società della filiera di controllo de La Doria, che manterrà Antonio Ferraioli come amministratore delegato. L’accordo trovato conferma quindi le attese dopo che a inizio del mese il fondo e i soci del gruppo avevano confermato i rumors di stampa sulle trattative in corso. Ad acquistare materialmente le quote sarà la società di diritto italiano Amalfi Holding, che le comprerà a 16,5 euro per azione per poi lanciare un’offerta pubblica di acquisto (opa) allo stesso prezzo e finalizzata al delisting dei titoli dal listino azionario di Piazza Affari.

ANTONIO E ROSA FERRAIOLI A FIANCO DI INVESTINDUSTRIAL

L’operazione studiata dalle due parti finisce per suddividere in due le sorti della famiglia Ferraioli: da un lato Antonio (riconfermato a.d.) e Rosa, decisi a reinvestire in modo importante nella società, e dall’altro Andrea, Giovanna, Iolanda, Raffaella e Teresa Maria Rosaria che avranno un ruolo residuale nella nuova compagine societaria. Secondo l’accordo, infatti, i primi due avranno il 30% delle quote della società nella quale sarà riunito il nuovo azionariato mentre tutti gli altri assommeranno complessivamente il 5% delle azioni e quindi Investindustrial avrà il 65 per cento. Il nome della società nella quale reinvestirà la famiglia Ferraioli non è stato comunicato: non dovrebbe essere Amalfi Holding, destinata a essere semplicemente il veicolo dell’operazione, e potrebbe essere anche un’entità straniera, come spesso accade in questo tipo di operazioni che prevedono il reinvestimento del venditore. Non è stata comunicata neanche l’entità del reinvestimento, mentre si è stabilito che l’attuale consiglio d’amministrazione decadrà con il perfezionamento dell’operazione, previsto per l’inizio del 2022 dopo il vaglio amministrativo delle competenti autorità Antitrust.

PER INTESA SANPAOLO IL PREZZO OPA È TROPPO BASSO

I titoli della società in borsa non hanno praticamente reagito ma le azioni quotano leggermente sopra il prezzo di opa (16,5 euro a quota), così com’è stato anche dopo l’annuncio delle trattative e il prezzo a suo tempo ipotizzato, che è stato confermato ieri. A partire da fine marzo di quest’anno, però, le azioni La Doria hanno viaggiato su valori anche ben superiori al prezzo indicato per l’offerta pubblica, avvicinandosi anche quasi ai 20 euro nel luglio di quest’anno, e questo potrebbe fare da ostacolo al progetto di delisting dei titoli, in quanto ci sarebbero azionisti che sarebbero costretti a vendere in perdita i propri titoli. Da ricordare che la banca Intesa Sanpaolo aveva fissato a 21,4 euro il valore corretto delle azioni e, subito dopo la notizia, aveva giudicato “non attraente” il prezzo offerto.

“CRESCITA PER LINEE ESTERNE E MAGGIORE INTERNAZIONALIZZAZIONE”

“La Doria rappresenta una sintesi perfetta della tipologia di investimenti che Investindustrial predilige – ha commentato Andrea Bonomi, presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial-: azienda familiare di medie dimensioni in un settore strategico e in forte evoluzione come quello del food, dove l’Italia rappresenta un’eccellenza nel mondo e in cui il fondo intende giocare un ruolo da protagonista con un particolare focus sulla sostenibilità, tematica a cui prestiamo da sempre grande attenzione. Vogliamo supportare l’azienda con un progetto di crescita condiviso che si svilupperà nel corso degli anni e un investimento significativo che consenta un ulteriore consolidamento della sua leadership nel settore food & beverage, oltre a un rafforzamento del posizionamento internazionale dell’azienda attraverso la penetrazione di nuovi mercati e canali distributivi”.

A Bonomi ha fatto eco Antonio Ferraioli: “L’operazione rappresenta una grande opportunità per la Società ed i suoi dipendenti con una nuova fase tutta improntata alla crescita ulteriore sia per linee interne che esterne. La Doria ha avuto negli ultimi 40 anni una traiettoria di continua crescita, affermandosi a livello europeo nei propri segmenti di mercato e l’auspicato ingresso di Investindustrial rientra nella nostra strategia di sviluppo e consentirà alla Società di espandere ulteriormente il suo raggio di attività per candidarsi a divenire una piattaforma di aggregazione del settore in cui opera”.

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