Zerbinati pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità

Nel rendiconto volontario l’impegno sociale, ambientale e di governance dell’azienda leader in Italia nella produzione di verdure fresche e di piatti pronti al consumo
Zerbinati pubblica il suo primo bilancio di sostenibilità

Benché segnato da forte incertezza, il 2020 è stato un anno importante per Zerbinati, azienda leader in Italia nella produzione di verdure fresche e di piatti pronti al consumo presente da più di 50 anni sul mercato. Nonostante le difficoltà dovute alle pesanti conseguenze sociali ed economiche del Covid, il gruppo ha dato nuovo impulso allo sviluppo del suo modello di business sostenibile e inclusivo, raggiungendo un fatturato di più di 45 milioni di euro.

Su questa spinta è stato redatto il bilancio di sostenibilità volontario di Zerbinati relativo all’esercizio 2020. Un primo passo importante che testimonia il costante impegno dell’azienda verso gli stakeholder nel fornire un preciso rendiconto sulle tematiche sociali, ambientali e di governance relative alla responsabilità d’impresa.

IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DI ZERBINATI

Il bilancio, redatto con il supporto di Deloitte rendicontando una selezione degli standard della Global Reporting Initiative, non è solo una presentazione dei risultati, ma la documentazione di un approccio strategico e operativo che si realizza in azioni concrete. Esso pone in primo piano:

  • Il tema sociale, con la gestione del benessere e dello sviluppo delle risorse umane, della salute e sicurezza sul lavoro (Zerbinati conta 213 dipendenti e più di 50 collaboratori esterni); della soddisfazione dei clienti e della qualità e sicurezza di prodotto, garantiti da alti standard qualitativi, da due stabilimenti produttivi certificati IFS, BRC, Biologico e da una catena di fornitura responsabile; l’attenzione e il supporto alla comunità locale;
  • Il tema ambientale, con la responsabilità verso le risorse idriche, energetiche ed emissioni, che ha permesso una riduzione significativa nel 2020 delle emissioni climalteranti da consumi di gas metano, diesel e benzina e il decremento del +23% per le emissioni indirette che derivano dal consumo dell’energia elettrica; la gestione dei rifiuti e degli imballaggi, che ha portato all’utilizzo di packaging eco-sostenibili, di vaschette composte dal 90% di plastica riciclata per la gamma Lunch Box e alla riduzione dell’uso di carta nel packaging secondario per la gamma di burger vegetali;
  • Il tema governance, seguendo principi etici, integrità e trasparenza e perseguendo la ricerca come motore per l’innovazione di prodotto per un minore impatto ambientale.

Il bilancio volontario è stato per noi un lavoro importante e necessario dato che, ormai da molti anni, abbiamo integrato all’interno del nostro modello di business i driver di sostenibilità – dichiara Simone Zerbinati, Direttore generale del gruppo –. Questo documento è un punto di partenza, una mission che si proietta in avanti nel tempo e conferma la nostra volontà di perseguire gli obiettivi nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Ma anche nel rispetto della storia della nostra impresa famigliare; non a caso il bilancio si riferisce proprio all’anno del 50esimo anniversario dell’azienda. Anche per questo un ringraziamento speciale lo vogliamo dedicare a mio nonno, Ferdinando Zerbinati, recentemente scomparso, pioniere e fondatore dell’azienda, la cui visione lungimirante e impostazione di business trasparente e attenta al territorio ha posto le basi per costruire la Zerbinati di oggi”.

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