Retail post-Covid, nuove acquisizioni e fusioni in vista

Le previsioni del quinto report annuale di Bain&Company: nel 2023 i maggiori player potrebbero attingere agli alti livelli di liquidità per chiudere operazioni di M&A
Retail post-Covid, nuove acquisizioni e fusioni in vista

A seguito della pandemia di Covid-19, il quinto report annuale di Bain&Company sulle fusioni e acquisizioni prevede che i maggiori player del retail attingano agli altissimi livelli di liquidità accumulata per chiudere nuove operazioni di m&a nel 2023, approfittando di multipli di settore ai minimi dell’ultimo decennio. Con il rallentamento delle attività tradizionali, i retailer dovranno spingersi al di là dei classici modelli di vendita passando a soluzioni beyond-trading. Questo potrebbe diventare il driver principale dell’m&a nel settore per i prossimi anni, arrivando a rappresentare fino al 40% del valore e più della metà dei profitti dell’industria.

Per molti versi, la rapida evoluzione del settore del retail risulta confusa – spiega Luigi Do, Partner Bain&Company –. I retailer tradizionali sembrano investire in modo sempre più aggressivo sul digitale, mentre i nuovi player digitali fanno a gara per apprendere le capacità più tradizionali, sviluppate nel tempo dai leader storici del settore. Tutto ciò avviene in un contesto di mercato caratterizzato dall’incertezza e in un momento in cui i profit pool del settore sembrano essere sull’orlo di cambiamenti drastici, dovuti alla crescente importanza delle attività non-trading”.

OPERAZIONI DI SCALA

Man mano che i retailer si concentrano su nuove fonti di ricavi, l’m&a sembra giocare un ruolo sempre più importante. Questi player, infatti, riscopriranno le operazioni di scala per costruire posizioni di leadership a livello locale e internazionale e generare quindi sinergie di costo che possano aiutarli ad investire in nuove adiacenze per la loro crescita futura. Nel frattempo, questi stessi retailer cercano direttamente nuovi target di m&a che li aiutino ad acquisire competenze al di là delle loro attività tradizionali, e questo delicato equilibrio viene perseguito in un contesto macroeconomico incerto.

L’industria del retail risulta pronta per una ripresa delle attività di m&a, dopo il rallentamento delle operazioni registrato negli ultimi anni. I retailer vincenti sembrano avere due cose in comune: da una parte chiudono frequenti operazioni di m&a e, dall’altra, approfittano dei momenti di rallentamento economico per fare le mosse più azzardate”, aggiunge Alessandro Martire, Senior manager Bain&Company.

BEYOND TRADING: I NUOVI MODELLI DI BUSINESS

La corsa dei retailer tradizionali verso nuovi modelli di business potrebbe rappresentare il driver principale dietro le operazioni di m&a nei prossimi anni, e secondo Bain&Company questo importante passaggio a modelli beyond-trading può manifestarsi in quattro varianti:

  • Espansione delle categorie merceologiche e del format di vendita al di là del retail tradizionale;
  • Nuove opportunità di crescita nel b2b: molti retailer hanno iniziato a sfruttare risorse e capabilities esistenti, attualmente impiegate sulle vendite b2c, per sviluppare attività alternative nell’ambito b2b;
  • Accesso ai marketplace di fornitori terzi: in questi accordi, aziende terze consentono a retailer di vendere attraverso le proprie piattaforme;
  • Ecosistemi di vendita al cliente e super-app: molti retailer ricorrono all’m&a con l’obiettivo di aumentare i ricavi tramite le spese discrezionali dei consumatori e per diventare l’app di riferimento per qualsiasi loro esigenza.

Proprio quest’ultima opportunità – conclude Do – appare oggi più che mai una delle strade perseguite dai leader del retail, e vi sono diverse strategie per sviluppare il proprio ecosistema. Vista la rapida evoluzione degli ecosistemi di vendita al cliente, i retailer vincenti dovranno rivedere con frequenza la loro strategia e le loro tattiche di esecuzione per rimanere competitivi. Sebbene ogni retailer sembri aver sviluppato oggi una propria strategia di successo, i leader del mercato inizieranno a sentire un forte senso di urgenza, iniziando sin da subito a investire in nuovi ecosistemi di vendita se non lo hanno già fatto”.

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