Mortadella, un successo sempre più globale

Il salume bolognese, celebrato anche dal New York Times, ha visto aumentare l’export verso gli Usa del +50% in quattro anni
Mortadella, un successo sempre più globale

Da tempo il successo della mortadella ha superato i confini italiani. Export e popolarità sono sempre più in crescita, al punto che il New York Times ha dedicato un lungo articolo al salume tipico di Bologna, celebrando il suo successo trasversale e la sua versatilità in cucina.

La crescente passione degli americani per questa specialità è testimoniata dagli ultimi numeri diffusi dal Sole 24 Ore: l’export verso gli Usa è cresciuto di oltre il +50% dal 2019 al 2022, raggiungendo le 1.200 tonnellate per un valore di oltre sette milioni di euro. L’export totale di mortadella nel mondo (con l’Europa come principale destinazione) è di 30.175 tonnellate, a cui si aggiungono 5.670 tonnellate di Mortadella Bologna Igp.

BUSINESS IN CRESCITA ANCHE IN ITALIA

La Mortadella vale un giro d’affari complessivo di oltre 780 milioni di euro, e le vendite in Italia a fine giugno sono cresciute del +5,2% a volume e del +15,6% a valore su base annua (fonte: Circana). “Una crescita ben superiore del totale mercato salumi, che registra nello stesso periodo un +1,4% a volume e un +8,8% a valore – sottolineano dal Consorzio –. Meglio ancora per la Bologna Igp, le cui vendite in Gdo che sono cresciute del +8% a volume e del +18,1% a valore: decisamente in controtendenza rispetto a quelle della media dei salumi tutelati, che a volume hanno perso lo 0,8%”.

Il successo è dovuto anche al prezzo più basso (benché cresciuto del +10%, secondo NIQ) rispetto alla media dei salumi italiani. “Siamo orgogliosi delle performance di quest’anno, in controtendenza rispetto alla battuta d’arresto nella crescita dei prodotti mass market in Europa, confermata dal basso trend di crescita della salumeria”, commenta Guido Veroni, Presidente Consorzio di tutela Mortadella Bologna Igp.

MENO GRASSI E CARNE ITALIANA

La Veroni, big da 140 milioni di fatturato, è stata acquisita lo scorso giugno dall’americana SugarCreek. Però l’azienda era già presente da tempo nel mercato americano, dove era già diventata leader nei preaffettati grazie ad un impianto avviato in New Jersey.

Felsineo rimane invece saldamente con le radici nel bolognese (a Zola Predosa) e da sempre è specializzata in mortadella: la produce in diverse ricette, Igp e non, per i propri brand e per le private label. Nel 2017 è nata la linea ‘salumi vegsull’onda del successo dei prodotti plant based: vanta un fatturato di 4,5 milioni di euro, contro i 55 totalizzati dal gruppo nel 2022.

Quest’anno in Italia prevediamo di crescere del +5% in volume – dice il sales & marketing Manager Arnaud Girarde negli Usa finisce la metà del nostro export, cioè il 5% della produzione. C’è uno spostamento dei consumi dai salumi più costosi, ma i nuovi clienti cercano comunque la fascia premium, con carne 100% italiana, etichetta corta e ricette con meno grassi e meno sale”.

© Riproduzione riservata