Mondelēz, 514 milioni di euro di valore aggiunto in Italia

Secondo lo studio di Ref Ricerche, il solo impatto occupazionale supera i 6.700 posti di lavoro. Negli ultimi 10 anni, il gruppo ha investito 62,1 milioni di euro in qualità, sicurezza, innovazione e sostenibilità degli stabilimenti
Mondelēz, 514 milioni di euro di valore aggiunto in Italia

Nel 2022, Mondelēz International ha generato in Italia un valore pari 514 milioni di euro. È quanto si evince dallo studio “Il Gruppo Mondelēz International in Italia: impatto economico e sociale” realizzato da Ref Ricerche.

Mondelēz è presente in Italia con la sede di Milano e con due stabilimenti produttivi in Piemonte. Nel 2022, l’impatto occupazionale sul territorio italiano è stato pari a 6.772 posti di lavoro, di cui 867 diretti e 5.905 indiretti. Ad ogni impiego dipendente diretto corrispondono 6,8 posti di lavoro indiretti nell’indotto dell’economia italiana. Il valore economico nell’anno preso in esame è stato distribuito ai principali attori dell’economia: le famiglie, attraverso gli stipendi erogati; le imprese fornitrici, tramite acquisti di beni e servizi e agli investimenti.

Nel 2022, Mondelēz ha generato nel solo Piemonte un valore economico pari a 96 milioni di euro, con un impatto occupazionale complessivo di 1.359 posti di lavoro di cui 449 diretti e 910 indiretti. Negli ultimi dieci anni, il gruppo ha investito 62,1 milioni di euro per lo sviluppo dei propri stabilimenti produttivi piemontesi nelle aree di qualità, sicurezza, innovazione e sostenibilità.

Presso lo stabilimento di Capriata d’Orba (Al) vengono sfornati quotidianamente più di 16 milioni di biscotti a marchio ORO Saiwa – oltre a TUC Cracker e a TUC Sfoglie – utilizzando grano 100% italiano coltivato in oltre 5.000 ettari di campi di più di 450 aziende agricole distribuite sul territorio nazionale. Nel caseificio di Caramagna Piemonte (Cn), casa di Fattorie Osella, ogni giorno vengono lavorate 80 tonnellate di latte piemontese – proveniente da circa 20 allevamenti selezionati nelle province di Cuneo e Torino – per un totale di circa 28.530.000 litri di latte lavorati all’anno.

Lo stretto legame tra Mondelēz e l’Italia si basa su un impegno costante verso il territorio e le filiere locali, che si traduce in un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente in cui operiamo”, afferma Silvia Bagliani, Presidente e Ad Mondelēz International in Italia. “I continui investimenti volti a sviluppare le filiere italiane del grano e del latte rappresentano, per i nostri stabilimenti piemontesi, un esempio virtuoso di partnership tra i diversi attori coinvolti nella catena di fornitura e una testimonianza significativa del nostro impegno a creare valore condiviso per il Paese”.

L’IMPEGNO DI MONDELĒZ PER LA SOSTENIBILITÀ

Nell’ambito della strategia del gruppo “Snacking Made Right”, Mondelēz si pone l’obiettivo di “guidare il cambiamento laddove può esercitare una maggiore influenza, ovvero lungo la catena di fornitura con programmi dedicati alle filiere di grano, latte e cacao, e su temi prioritari come packaging e clima”.

In Europa, Mondelēz International sta guidando la transizione verso un modello più sostenibile della filiera del grano con il programma “Harmony”. Nel 2022 il progetto ha coinvolto in Italia oltre 255 agricoltori partner, circa 3.760 ettari di campi grano, 130 ettari riservati a prati melliferi dedicati alla biodiversità, nei quali si sono osservate circa 615.000 api e 11 specie di farfalle. L’obiettivo di Mondelēz International è coltivare – entro il 2030 – il 100% del grano necessario per la produzione di biscotti in Europa secondo i principi della Carta Harmony Regenerative.

Nell’ambito della filiera del latte, lo stabilimento di Caramagna Piemonte è impegnato per il benessere animale. Dal 2016, infatti, il caseificio ha avviato un progetto volto alla valutazione del benessere delle vacche da latte secondo quanto previsto dal Disciplinare del Centro di riferimento nazionale del benessere animale dell’Istituto zooprofilattico di Brescia (CReNBA) ed è stato il primo in Italia ad aver concluso questo programma strutturato e ad avere ottenuto l’idoneità alla certificazione del benessere animale del 100% degli allevamenti che conferiscono il latte.

Sui temi del clima e del packaging, Mondelēz International punta ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050 lungo tutta la filiera (Net Zero) rendendo riciclabile entro il 2025 il 100% dei pack, e riducendo la plastica vergine di almeno il 25% negli imballaggi in plastica rigida e del 5% in tutti i packaging (vs 2020).

PERSONE E COMUNITÀ

Quest’anno, il gruppo si è posizionato tra le dieci migliori grandi aziende con oltre 500 dipendenti nella classifica ‘Best Workplaces Italia 2024’ di Great Place to Work. Nel 2023, sia gli stabilimenti in Piemonte sia la sede di Milano hanno conseguito la certificazione di conformità alla norma UNI/PdR 125:2022.

Dal 2022 Mondelēz ha introdotto “Workplace of the Future”, un nuovo approccio al lavoro basato sulla fiducia e la responsabilità delle persone e la flessibilità dei luoghi e tempi di lavoro, attraverso l’introduzione della settimana corta.

L’azienda si impegna, inoltre, a sostenere la genitorialità condivisa attraverso misure concrete in termini di flessibilità, permessi aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla legge ed un congedo extra di due settimane per i neopapà, per un totale di quattro settimane complessive. A conferma del percorso intrapreso, il gruppo ha sottoscritto il “Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità”.

Con il programma Changemakers, i collaboratori del gruppo mettono a disposizione il loro tempo e il loro talento in attività di volontariato scendendo in campo a fianco di diverse realtà no profit con cui l’azienda collabora. L’azienda vanta importanti collaborazioni con Ong impegnate nel sostegno delle persone in condizioni di fragilità. Da anni si impegna a promuovere l’inclusione sociale al fianco di NEXT, l’associazione che aiuta persone in difficoltà a uscire dallo stato di fragilità attraverso il lavoro, e supporta l’iniziativa SOS spesa promossa da Fondazione Francesca Rava.

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