Amazon Go, i piani del negozio hi-tech

Apre i battenti a Seattle il nuovo store fisico targato Amazon. Ma intanto le prospettive sulla sua espansione potrebbero essere cambiati. 'Colpa' di Whoole Foods?
Amazon Go, i piani del negozio hi-tech

In realtà Jeff Bezos è un po’ in ritardo rispetto ai programmi. Amazon Go, il format senza casse né dipendenti, ha infatti appena aperto i battenti a Seattle, quasi un anno dopo la data stabilita inizialmente. Uno slittamento dovuto, almeno in parte, anche ai problemi riscontrati durante la fase di sperimentazione, quando il cervello informatico del negozio aveva mostrato serie difficoltà a gestire un afflusso superiore ai 20 clienti. Dunque tutto risolto, o quasi. Secondo non pochi analisti, infatti, dietro alla lunga attesa per l’inaugurazione dello store hi-tech ci sarebbe un cambio di rotta nella strategia del colosso americano, legata probabilmente anche all’acquisizione di Whole Foods. Insomma, lo sviluppo dei minimarket automatici da 167 metri quadrati, contrariamente agli annunci dello scorso annonon sarebbe più una priorità per Amazon, che intenderebbe investire senza fretta in questo canale, valutando adeguatamente i costi operativi. Un po’ come fa Alibaba in Cina con Hema, la sua catena di supermercati fisici, che conta su 25 punti vendita e un piano molto graduale di nuove aperture.

Addio file alle casse

Apprezzato dai millennials e criticato aspramente dai sindacati dei lavoratori della grande distribuzione, Amazon Go punta tutto sul concetto di praticità e integrazione tra fisico e digitale. I clienti possono accedere al negozio scannerizzando il codice fornito da un’app dedicata, prendere i prodotti desiderati e uscire direttamente, senza code alla cassa. Un complesso sistema di telecamere e sensori provvede quindi ad addebitare automaticamente il conto.

Prezzi senza effetti speciali

L’offerta, invece, è tipica delle superfici di quelle dimensioni, con prezzi anch’essi sostanzialmente in linea con la concorrenza, nonostante un certo orientamento verso la fascia alta. Gli assortimenti sono divisi in base ai pasti, prevedendo quindi soluzioni per la colazione, il pranzo e la cena. Particolarmente fornita è la sezione dedicata ai meal kit, categoria nella quale la stessa Amazon è pronta a cimentarsi direttamente.

All’attacco del grocery

Il nuovo negozio smart è solo l’ultima incursione di Amazon nel grocery. Oltre ai 460 store di Whole Foods, il player gestisce due punti vendita click & collect sempre a Seattle. C’è poi il servizio Amazon Fresh, sebbene sia stato recentemente ridimensionato.

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